2017

Tavecchio, solo il consiglio federale può costringerlo all’addio

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Tutti sperano nell’addio di Tavecchio, che però resiste. L’avvocato Bianchi: «Il Coni non può commissariare la Figc: ecco perché»

Tutti vogliono mandare a casa Tavecchio, dai politici ai frequentatori dei bar sport. Ma il presidente federale, dopo l’eliminazione degli azzurri dal Mondiale, non si dimette e lavora per andare avanti. Può essere defenestrato? No, a meno che non decada il consiglio federale per il venir meno della maggioranza. La Figc, come le altre federazioni, è un ente privato che gode di una sua autonomia, pur essendo sottoposta alla vigilanza del Coni. E il Coni ha margini di manovra ristretti, che in questo caso non si possono applicare. È tutto disciplinato dallo statuto del Coni stesso che specifica i casi in cui può essere commissariata una federazione: «Il commissariamento delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate, in caso di gravi irregolarità nella gestione o di gravi violazioni nell’ordinamento sportivo da parte degli organi direttivi, ovvero in caso di constatata impossibilità di funzionamento dei medesimi, o nel caso che non siano garantiti il regolare avvio e svolgimento delle competizioni sportive nazionali».

ESPERTO – I fatti di questi giorni, sebbene abbiano suscitato l’indignazione popolare, non rientrano tra i casi contemplati per un commissariamento. Lo spiega l’avvocato Gianpietro Bianchi, esperto di diritto sportivo dello studio legale Morelli: «L’insuccesso nell’ambito di una manifestazione sportiva è una questione meramente tecnica che come tale non potrà mai essere oggetto di sindacato da parte del Coni, diversamente ci sarebbe un’ingerenza tecnico-agonistica, si perderebbe l’autonomia delle federazioni e salterebbe tutto il sistema di raccordo della normativa in base a cui le federazioni hanno una natura privatistica e mantengono la loro autonomia in ambito tecnico. Se non si è ritenuto che ci fossero le condizioni per un commissariamento ai tempi delle frasi discriminatorie, a maggior ragione non ci sono oggi che stiamo discutendo dell’assenza della Nazionale dal Mondiale».

DIMISSIONI – Lo stesso Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha spiegato in questi giorni che non ci sono le condizioni per commissariare la Figc, pur invitando Tavecchio a fare un passo indietro. Una moral suasion, solo questo può esercitare il massimo  organismo sportivo. Chi può dare il benservito a Tavecchio? «Solo il consiglio federale – risponde Bianchi a “La Gazzetta dello Sport” -. Il termine “fiducia” a proposito della riunione di lunedì è giornalistico. Dal punto di vista formale, non si tratta di avere o no un voto di fiducia, che peserebbe semmai dal punto di vista politico. Servono le dimissioni della maggioranza dei consiglieri: a quel punto verrebbe meno la funzionalità del consiglio federale e sarebbero indette nuove elezione».

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