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Tardelli: «Inter, ecco perché hanno litigato Barella e Lukaku»
Marco Tardelli, ex centrocampista e allenatore nerazzurro, è stato interrogato sulla lite tra Barella e Lukaku: ecco cosa ha detto
Marco Tardelli ha giocato nell’Inter e anche in nerazzurro, come nella Juventus e nella Nazionale, ha portato tutto il suo carattere. Il Corriere dello Sport lo ha interrogato a proposito del plateale litigio tra Barella e Lukaku lunedì sera, nella gara pareggiata a Genova con la Sampdoria.
BARELLA – «Per me lui ha sempre dato il cento per cento ed è uno che parte per dare il meglio in ogni partita. Forse quando si sente affaticato può fare qualche errore, ma da ex calciatore mi sento di dire che queste cose devono iniziare e finire in cinque secondi per non avere ripercussioni ulteriori. Nicolò ha già dimostrato di essere un giocatore determinante».
LUKAKU – «Anzitutto l’attaccante deve riprendersi fisicamente, deve ritrovare il ritmo partita, perché certi guai fisici per uno della sua stazza sono tutt’altro che semplici da superare. Bisogna aspettarlo. Resto convinto che appena si riprenderà, tornerà a essere il Lukaku di sempre».
QUANTO GLI MANCA PER ESSERE UN TOP – «Nella precedente esperienza all’Inter lo abbiamo descritto come un fenomeno ed è andato a segno con una media stratosferica. Adesso solo perché ha accusato dei problemi fisici non bisogna cadere nell’errore di non considerarlo tale. Ripeto, in queste situazioni bisogna aver pazienza, perché le cose possono cambiare in fretta».
IL RUOLO DI INZAGHI – «Un allenatore deve farlo sempre, se succede qualcosa a livello di gruppo è il primo che cerca di rimettere a posto le cose. Questa è la normalità in ogni squadra, io penso che sia Inzaghi sia la società lo sappiano fare in virtù dei rispettivi ruoli che ricoprono».
BARELLA CAPITANO – «Sono scelte che lascio all’allenatore, senza entrare nel merito. Però vorrei ricordare che Barella riveste già un ruolo di leadership in mezzo al campo. É uno capace anche in tal senso, ha dimostrato di saper farsi sentire e di poter essere all’altezza della situazione. Così com’è fondamentale a livello di gioco per il centrocampo della Nazionale e dell’Inter».