2015
Tante soluzioni per un girone da protagonista
Montella può muovere a suo volere le pedine di una Fiorentina che ora ha tutto per imporsi
Ingranare la marcia, si può. Ma come, direte voi, vendi Cuadrado e puoi fare meglio di quanto riuscito prima? Un controsenso e nessuno ha intenzione di togliere qualcosa ad un calciatore di indiscutibile livello atletico e tecnico. La sessione invernale – oltre all’exploit economico – ha però portato in dote alla Fiorentina una serie di nuove alternative che vanno ad accrescere la gamma di scelte a disposizione di Vincenzo Montella.
3-5-2 IMPIANTO BASE – La buona riuscita dipende tanto da Joaquin: di fatto inventato dal tecnico in questo ruolo – prima d’ora in carriera aveva agito sulle corsie da esterno di un 4-4-2 o da attaccante in un 4-3-3 – ha dimostrato di potersi calare agevolmente e con qualità nelle nuove vesti. Ha corsa e tecnica, ma soprattutto un’intelligenza calcistica che gli consente trovare la posizione giusta e lo spunto per rifornire Mario Gomez di quei palloni necessari al suo gioco. Il punto interrogativo va giocoforza dedicato alla tenuta atletica in un ruolo dispendioso per un trentatreenne, ma se ben dosato lo spagnolo può rendere. Sul versante opposto l’alternanza tra capitan Pasqual, Marcos Alonso e Juan Vargas lascia decisamente tranquillo l’allenatore.
LA SECONDA PUNTA – Nel 3-5-2 base Montella ha utilizzato Cuadrado nel ruolo di spalla della prima punta e riferimento offensivo Mario Gomez: un lavoro che non rientra nelle corde del colombiano per tanti fattori. Su tutti un minore spettro di campo a disposizione per scatenare tutta la sua velocità ed un’inventiva che palla al piede ed in situazioni da fermo non è propriamente il massimo. La cessione al Chelsea in tal senso apre diverse strade: il neoarrivo Diamanti, trequartista di ruolo ma adattabile qualche metro avanti per caratteristiche fisiche e tecniche, poi la soluzione pesante affiancando al ritrovato Gomez uno tra Babacar e la vecchia conoscenza Gilardino. La fantasia di Diamanti potrebbe rifornire il tedesco di palloni buoni che andrebbero a sommarsi a quelli provenienti dalle corsie (come accaduto in semifinale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma), invece Babacar e Gilardino attraendo un centrale liberebbero spazi nuovi per i movimenti dello stesso Gomez.
L’ALTERNATIVA – L’idea è quella di non rinunciare al terzetto di centrocampo composto da Borja Valero, Pizarro e Mati Fernandez (alternative Badelj, Aquilani e Kurtic) che bene sta funzionando, dunque la reale alternativa si chiama 4-3-3: quando Joaquin non sarà al massimo spazio ad una linea difensiva a quattro – esterno basso a destra uno tra Tomovic, il neo acquisto Rosi o Richards – e di conseguenza al tridente offensivo, lì dove potrebbe esaltarsi l’ultimo arrivato Mohamed Salah. Classe ’92, ha fatto bene con il Basilea e benissimo in nazionale con il suo Egitto (20 reti in 35 presenze) tanto da guadagnarsi la chiamata del Chelsea: il resto è l’attualità dei nostri giorni, in prestito alla Fiorentina nell’operazione che ha condotto Cuadrado a Londra. Attaccante esterno che può spaziare su entrambi i fronti, da valutare l’impatto che – qualora risulti positivo – potrebbe indurre l’allenatore a prendere seriamente in considerazione l’opzione tridente. La certezza è proprio Montella: sistemato anche l’affaire Neto, rilanciato Gomez sul piano del morale all’interno del gruppo non sembrano esserci più spine. E dunque non manca alcun argomento per recitare una seconda parte di stagione da protagonisti: anche in Europa, se lo sfortunato scoglio Tottenham sarà superato.