2014
Taffarel: «Per Prandelli è dura, ma…»
Il preparatore dei portieri promuove Rafale e Neto
GALATASARAY TAFFAREL – Ha visto Roberto Baggio sbagliare un rigore decisivo e ha dimenticato 30 mila euro, la medaglia ed il passaporto in un taxi dopo la finale dei Mondiali: parliamo di Claudio Taffarel, storico portiere del Brasile e ora preparatore nella Seleçao e nel Galatasaray. L’allenatore dei portieri ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha promosso i brasiliani che giocano in Italia: «Mi piace molto Rafael del Napoli: non è molto grosso però ha tecnica, è veloce, ha carattere. Anche Neto della Fiorentina non è niente male. Jefferson è il presente, Rafael il futuro».
IN PANCHINA – Intanto il Galatasaray si trova di fronte a sé un momento decisivo della stagione. Parlando del club turco, Taffarel ha tirato in ballo gli allenatori: «Terim un giorno mi disse: “Sarai il mio allenatore dei portieri”. Non l’avevo mai fatto, s’è fidato. Prandelli invece quando è arrivato si è informato e ha saputo che qualche giocatore non aiutava la squadra. Si scherzava troppo, ora va meglio. Com’è? Un maestro di organizzazione e tattica: gli italiani sono molto precisi, lo era anche Mancini. Allenare qui dopo Terim però è difficile, alla prima partita persa si parla di esonero».
RETROSCENA – Taffarel, che ha ammesso di avere nostalgia del Parma, ha rievocato un aneddoto relativo al mancato passaggio all’Empoli nel 2003 per un guasto all’auto: «L’ho preso come un segnale di Dio. L’auto era nuova ma, mentre andavo a Empoli per firmare, si è rotta. Appena acceleravo, si spegneva. Alla sera ho detto a mia moglie: “Ora smetto”. Volevo stare in famiglia».