2015
Tachtsidis all’ultima curva: il Genoa ricorda Scoglio con una vittoria!
Succede di tutto al Ferraris: l’ex Verona chiude una settimana magica dopo il gol in Nazionale
Cinque gol un espulso e la perla di Pellissier. Quante emozioni hanno provato gli spettatori di Genoa-Chievo Verona, un vero inno alla nostra serie A. Due squadre che hanno confermato l’ottimo momento di forma attraversato da entrambe le compagini come testimonia il racconto della nostra sintesi.
PRIMO TEMPO – Nella giornata del ricordo di Franco Scoglio il Genoa affronta il Chievo Verona che ha vinto quattro delle ultime cinque gare giocate contro i liguri. Tradizione che viene confermata in avvio quando Paloschi al secondo minuto di gara porta avanti i suoi. Incertezza di Izzo che favorisce l’ex della gara, lesto a girare in porta con una bella conclusione al volo. Brutto l’approccio alla gara dei padroni di casa con il Chievo che da l’impressione di poter far male ogni qualvolta imbastisce l’azione offensiva. Al 13’arriva il primo assolo della gara di Perotti che porta al gol del pari. L’argentino fa fuori Mattiello serve un cross teso in area, Bizzarri respinge sul piede di Pavoletti che insacca da due passi. Tre minuti dopo l’ex Juventus Mattiello è sfortunatissimo nel deviare una conclusione non irresistibile di Gapkè che inganna Bizzarri. Partita scoppiettante in questi primi venti minuti dove è successo di tutto. Al 21′ è ancora Gapkè a mettere i brividi a Bizzarri: sul lancio preciso di Tino Costa l’attaccante trova lo spazio giusto ma la conclusione termina in gradinata. Al 26′ azione da attaccante vero di Pavoletti che si libera che un buon movimento di Gamberini prima di provare un rasoterra che sfiora il palo alla sinistra di Bizzarri. Al 34′ autentico miracolo di Bizzarri che in tuffo dice no ad un colpo di testa velenoso di Pavoletti. Al 38′ provvidenziale deviazione di Laxalt sul colpo di testa a botta sicura di Castro.
SECONDO TEMPO – La ripresa parte male per il Genoa che paga il doppio giallo in soli cinque minuti di Dzemaili e rimane in dieci uomini quando siamo al 55′. Applicazione del regolamento fin troppo rigorosa da parte di Mazzoleni. Il Chievo prende le redini del gioco con Maran che inserisce Pepe per Hetemaj. Gasperini corre ai ripari inserendo Cissokho al posto di Gapkè. Al 68′ ci prova Massimo Gobbi con un destro al giro che termina di poco a lato. Il Chievo alza il forcing e crea una grande occasione al 71′ con Paloschi che gira in area ma trova Izzo a salvare sulla linea. Al 77′ il Chievo trova il gol del pari: cross di Mattiello dalla destra e gol di tacco in acrobazia del neo entrato Pellissier. All’88 intervento decisivo di Perin sul colpo di testa ravvicinato di Cesar sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
ALTALENA DI EMOZIONI AL FERRARIS – In pochi si sarebbero aspettato una gara cosi intensa e spettacolare. Gasperini e Maran si sono guardati negli occhi, senza paura, ne troppi tatticismi. Spazio al talento di Perotti da una parte, di Paloschi dall’altro. Ovviamente due protagonisti con caratteristiche totalmente diverse ma che hanno lasciato il segno. Il Chievo è partito meglio mostrando maggiore cattiveria e organizzazione. Il Genoa ha delle fiammate che risultano devastanti, deve migliorare sulla continuità. Sette punti in tre gare sono un buon viatico per una stagione che sembrava essere partita sotto una luna nera e che invece potrebbe regalare ulteriori soddisfazioni al sempre caldo pubblico di fede rossoblu.
IL tabellino –
Marcatori: 2′ Paloschi (Chi), 13′ Pavoletti (Gen), 16′ Gapkè (Gen), 77′ Pellissier (Chi), 93′ Tachtsidis (Gen)
Ammoniti: Castro (Chiev), Dzemaili (Gen), De Maio (Gen), Pepe (Chiev)
Espulso: Dzemaili (Gen)
GENOA (3-4-3): 1 Perin; 5 Izzo, 8 Burdisso, 4 De Maio; 88 Rincon, 20 Costa (Dal 77′ Ntcham), 31 Dzemaili, 93 Laxalt; 13 Gapkè (Dal 57′ Cissokho), 19 Pavoletti, 10 Perotti (Dall’88 Tachtsidis) . Allenatore: Gian Piero Gasperini. In panchina: 23 Lamanna, 11 Figueiras, 16 Capel, 15 Marchese, 18 Ntcham, 22 Lazovic, 24 Munoz, 27 Ujkani, 77 Tachtsidis, 90 Cissokho.
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 1 Bizzarri; 11 Mattiello, 5 Gamberini, 12 Cesar, 18 Gobbi; 19 Castro, 4 Rigoni, 56 Hetemaj (Dal 62′ Pepe); 23 Birsa; 43 Paloschi (Dal 73′ Pellissier), 69 Meggiorini (Dall’86 Inglese). Allenatore: Rolando Maran. In panchina: 90 Seculin, 32 Bressan, 21 Frey, 3 Dainelli, 8 Radovanovic, 7 Pepe, 10 Christiansen, 6 Pinzi, 31 Pellissier, 45 Inglese.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti: Fiorito e Carbone. Quarto uomo: Paganessi. Arbitri di porta: Mariani e Aureliano