Hanno Detto
Tacchinardi: «Juve, Allegri non è un difensivista ma la squadra non deve impigrirsi»
Di derby ne ha giocati tantissimi e in quello del 2003 vinto dalla Juventus 2-0 segnò il gol che affossò definitivamente le speranze granata. A 3 giorni dalla stracittadina della Mole Alessio Tacchinardi ha parlato con il Corriere della Sera.
DI MARIA – «Grande Di Maria, grandissimo. E da lui la squadra deve prendere la consapevolezza che può fare un finale di stagione importante. Ci sono dei giocatori ai quali ti devi aggrappare e l’argentino è uno di quelli».
ANGEL LEADER – «Non appariscente alla Ibra, per intenderci, ma è uno che diventa leader sul campo, tecnicamente. Detto ciò, per me è sempre stato un fenomeno».
LA JUVE – «Di Maria è un’ancora di salvezza, ma la squadra non deve pensare che tanto la risolve lui. Gli altri devono andargli dietro».
CHI MI RICORDA DI MARIA – «Zidane: giocatori diversi, è chiaro, ma leader silenti e tecnici. Quelli che sanno cosa fare due ore prima degli altri»
ALLEGRI DIFENSIVISTA – «Piuttosto, un risultatista. Mi piacerebbe vederlo come faceva qualche anno fa, più arrembante. Ma certo non è un difensivista ed è un grande allenatore: uno che punta al risultato, e a volte si corre il rischio di impigrire la squadra. Per questo dovrebbe arrabbiarsi, come ha fatto a Nantes»
ALLEGRI CONTRO LA POCA VELOCITA’ DEL PALLEGGIO – «E ha fatto bene., Non capisco perché questa squadra non possa far girare il pallone con due marce in più: non bisogna accontentarsi sull’1-0 e martellare i giocatori».
KEAN AL POSTO DI VLAHOVIC – «Giocando ogni tre giorni, ci sta. Kean è maturato e se si allena bene è giusto abbia le sue chance».
FINALE DI STAGIONE – «Bremer lo vedo ancora fare il compitino, invece ha le qualità per cambiare il chip mentale e diventare il padrone della difesa».