Marina Saia: «Calciatori? Non cerco il fisico» - Calcio News 24
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Marina Saia: «Calciatori? Non cerco il fisico»

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La modella di origine rumena che simpatizza Hellas Verona e tifa Toni

Marina Emanuela Saia nasce a Bucarest, ma a 14 anni raggiunge i suoi genitori a Verona. Dopo aver abbandonato la danza, si iscrive presso l’Istituto Tecnico, indirizzo lingue, “Marco Polo” di Verona e lì si diploma. Successivamente si laurea all’Università Scaligera in Editoria e Giornalismo, indirizzo Scienze della Comunicazione. Attualmente parla perfettamente rumeno, italiano, inglese, francese e spagnolo. Nel 2003 vince il concorso Miss Università, in seguito lavorerà presso TeleArena nella veste di co-conduttrice. E’ il trampolino di lancio per la sua carriera: appare su Playboy  nell’aprile del 2011 e si conquista il titolo di “Playmate dell’Anno”. Marina è però anche molto attiva nel campo della beneficenza: di recente, in collaborazione con la tv bulgara, ha raccolto 20mila per Vicky, una bambina gravemente malata che necessita di un intervento chirurgico. Nel futuro Marina ha in programma di aiutare anche i bambini del Rwanda attverso un progetto dal nome “Indabo”.

Ciao Marina! Sappiamo che la tua attività principale è quella di modella: come e quando è iniziata la tua avventura lavorativa nel campo della moda? A che età hai iniziato a fare la modella e per quali brand  hai lavorato?

«Fino al età di 17/18 anni non avevo mai pensato di fare la modella, i miei piani ed i miei obiettivi erano completamente diversi: il mio progetto principale era incentrato sullo studio, visto che ero arrivata in Italia da soli 4 mesi. Finito il liceo mi sono iscritta all’Università, facoltà di Editoria e Giornalismo, laureandomi con ottimi risultati. Poi un bel giorno incontro un mio amico, modello di professione, che mi dice: “Perché non ti fai vedere da Intimissimi? Sono sicuro che ti prenderanno subito”, e cosi fu. Loro sono stati la mia prima famiglia, professionalmente parlando, che mi ha accolto, da li a poco sono partita per Parigi con un altro brand storico italiano e dopo Parigi il mondo intero, fino ad arrivare a New York e collaborare con Victoria’s Secret»

Qual è il ricordo più bello legato al mondo delle  sfilate e degli shooting  fotografici?

«Un aneddoto carino da raccontare riguarda l’anno scorso. Mi trovavo durante una sfilata a Montecarlo presso lo Yacht Club, locale della famiglia Casiraghi, e alla fine del fashion show, mi è arrivato un invito ufficiale da parte di Pierre Casiraghi, (che aveva visto tutta la sfilata) per diventare la nuova madrina della Monaco Classic Week, la manifestazione più prestigiosa del Principato di Monaco, dove le più belle barche del mondo partecipano e gareggiano ad una regata»

Secondo te quali doti ci vogliono per lavorare nel campo della moda?

«Ci vuole una buona preparazione, savoir faire, grinta, costanza… e un bel carattere peperino (che a me non manca dalla nascita)! Per questo mestiere, come nella vita»

Sappiamo che oltre alla passione per il mondo della moda, sei appassionata anche di recitazione. Quali tra i due ambiti  preferisci? 

«Prima di arrivare a Verona e trasferirmi con tutta la famiglia, a Bucarest ho svolto 5 anni di danza moderna , lavoravo per la tv rumena e ballavo in tourneè presso i migliori teatri della Romania, è stata un’altra esperienza che mi ha segnato tanto e mi ha lasciato moltissimo: il rigore, la fatica, la costanza, il dolore, la pazienza, la perseveranza! Lì sono cresciuta tantissimo, è stato il  mio primo approccio con il palcoscenico nei teatri, sotto i riflettori, davanti alle telecamere. Per me la danza è recitare le proprie emozioni con il corpo ed è la stessa identica cosa, lo stesso brivido, emozione, ed energia, quando si lavora davanti ad un obiettivo fotografico: una sfilata a Milano o in uno studio televisivo, per me è energia allo stato puro che mi riempie di luce e magia»

Hai  lavorato per qualche anno come co-conduttrice  a Telearena partecipando a varie trasmissioni televisive. Per te quest’esperienza è stato un trampolino di lancio che ti ha permesso di farti conoscere nel mondo dello spettacolo?

«Prima ancora di cominciare a fare la modella ho cominciato la mia esperienza televisiva, è  stata una bella coincidenza anche questa, un’occasione che mi si è presentata, non per volontà mia, ma perché mi sono trovata li al momento giusto. Ero studentessa all’università, reduce dalla vittoria del concorso di bellezza come Miss Università d’Italia, la studentessa più bella e più intelligente d’Italia. Durante le varie interviste che mi facevano, spiccavo già per la spigliatezza e comunicazione, è stato cosi che  ho ricevuto la proposta dalla direzione di TeleArena di firmare un contratto di un anno, che nel tempo poi sono diventati tre, per tre trasmissioni, una in diretta e due registrate. Avevo un bel da fare, ma era perfetto perché in questo modo mi pagavo gli studi e in più prendevo crediti per la mia laurea, poi era una sfida bellissima e nuova che mi permetteva di crescere  e maturare professionalmente».

Sappiamo che parli cinque lingue, hai sempre avuto il desiderio di comunicare con il mondo?

«Sono nata a Bucarest e sono fiera delle mie origini e dell’educazione che i miei genitori mi hanno dato, già all’ età di 7 anni avevo l’insegnate privato di francese che mi seguiva a casa, così da arrivare preparata in anticipo su tutti gli altri a scuola, al di là del fatto che amavo già da piccola le lingue straniere, tanto che con grande simpatia organizzavo piccoli siparietti teatrali già alla tenerissima età di 4 anni, spettacoli dove mi esprimevo in lingue che inventavo sul momento, ho sempre amato le sfide e le conquiste, le mete difficili e nuove, non mi hanno mai spaventato, anzi mi hanno sempre stimolato e caricato di energia. La lingua italiana per esempio l’ho imparata da autodidatta quando ero appena arrivata in Italia, l’unica differenza che avevo, rispetto agli altri, era che dovevo farlo in soli 4 mesi per poter accedere ed iniziare il primo anno al liceo a Verona. Sfide, dove il divertimento (inteso come: amici, serate, aperitivi, uscite) veniva sostituito dalla voglia di farcela e di arrivare all’obiettivo finale. Attualmente parlo cinque lingue correttamente: italiano, inglese, spagnolo, francese, rumeno»

Sappiamo inoltre che sei appassionata di arte contemporanea e di architettura, quali sono i tuoi artisti/architetti preferiti?

«Sono affascinata anche del mondo dell’arte, in particolar modo dell’arte contemporanea, da nomi come: Takashi Murakami, Ivan Navarro, Arnaldo Pomodoro, Marc Quinn, Mimmo Rotella, Marina Abramovich, Vanessa Beecroft, Damien Hierst, Anish Kapoor, Yasumasa Morimura, Alessandro Mendini ed  esponenti del mondo del architettura come Santiago Calatrava, Zaha Hadid (tutti e due, anche se parliamo di un uomo e una donna, fortemente futuristici, audaci, non convenzionali). Mi incuriosiscono e ispirano la mia vita Tom Wright, I. M. Pei, Karim Rahid e Fabio Novembre, che ha fatto un lavoro strabiliante con  Casa Milan, ho avuto modo di conoscerlo personalmente e lo stimo molto artisticamente»

Sei stata anche playmate per la rivista PlayBoy,  che effetto ti ha fatto vedere la tua immagine pubblicata su una rivista tanto prestigiosa? 

«Playboy è stato un altro bel capitolo della mia vita, quel servizio fotografico uscito in Italia ha attirato molto l’attenzione mediatica a tal punto da regalarmi il titolo di “Playmate dell’Anno” e la nomina nella classifica delle 100 donne più belle al mondo mai apparse su Playboy dagli anni ’60 ad oggi vicino a nomi prestigiosi come Cindy Crowford, Bo Dereck, Marilyn MonroeSilvia Toffanin a “Verissimo” mi ha definito “la playmate da 110 e lode“… Poi ho fatto varie copertine in giro per il mondo»

Ci domandavamo: sei tifosa di qualche squadra in particolare. Se sì, di quale?

«Ho una simpatia per l’Hellas Verona, la squadra della mia città, l’unica tra le due (l’altro è il Chievo) ad aver vinto uno Scudetto. L’anno scorso dopo tanti anni di fatica ci hanno regalato delle bellissime emozioni, speriamo anche quest’anno!»

Tra gli sportivi esiste una figura che stimi e prediligi?

«Faccio il tifo per Luca Toni che conosco personalmente ed è un grandissimo professionista»

Hai amici nel mondo del calcio oppure se  mai stata fidanzata con un calciatore?

«Non sono mai stata fidanzata con un calciatore, ma tra di loro ci sono stati e ci sono ancora dei corteggiatori: queste cose però le tengo per me, in un uomo non cerco l’aspetto fisico, ma una mente tagliente, vivace, capace di rovesciare il mondo e costruire delle regole nuove!»

Durante il tuo tempo libero, sei solita  praticare qualche sport o qualche hobby?

«Amo l’attività fisica, “mens sana in corpore sano”, reduce da anni di danza, lunghissimi allenamenti e tostissime preparazioni, appena posso, dovunque io sia, trasformo la mia casa o quella degli altri in una mini palestra. Adoro correre all’aria aperta, rigorosamente in mezzo al verde, perchè sono amante della natura ed è perfetto per riequilibrare mente, corpo e spirito».

Ci piacerebbe sapere che cosa contiene nei tuoi progetti l’agenda del tuo futuro?

«Ora sto lavorando alla nuova cover di Sports Illustrated e ad un progetto cinematografico… parliamo della nuova Bond Girl! Ultimamente mi sto dedicando ad un progetto benefico, il “Progetto Indabo”, che tradotto significa nella lingua ruandese “piccolo fiore”, per i bambini del Rwanda: sto raccogliendo fondi attraverso una linea di magliette che ho disegnato personalmente, utilizzando varie cover e foto mie di vari lavori pubblicati. Chiunque fosse interessato a partecipare e ad acquistarle può farlo visitando il mio sito www.marinasaia.com e i vari social network con il mio nome (Twitter, Facebook, Instagram). È un piccolo ed umile gesto che faccio perché so di essere una persona molto fortunata, non c’è giorno in cui non ringrazi per la fortuna che ho, sono felice di quello che sono, che ho avuto e che mi sono costruita, vorrei poter continuare sempre così. Quindi questo è un modo per sostenere chi è meno fortunato e ha dimenticato come si fa a sorridere. Se da adulti la vita è molto più complicata, almeno ai  bambini, in generale, regaliamo un sogno, la speranza, la magia della vita».

Un ultima curiosità. Come ti definiresti caratterialmente?

«Determinata, audace, perseverante, curiosa, positiva e solare: ecco come mi vedo!»

Gentilissima  Marina Emanuela, grazie per l’intervista concessaci e in bocca al lupo per il tuo lavoro e per la tua vita privata.

«Grazie Daniela ed “in bocca al lupo” anche a voi!»

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