Szczesny vive alle spalle di Buffon e impara dal numero uno della Juventus, perché vuole essere il migliore al mondo: le ultime dai bianconeri

Per il futuro da interior design c’è tempo, adesso Wojciech Szcesny pensa solo alla Juventus. Il portiere ha la passione per la progettazione di interni e si vede in quel campo una volta finita la sua carriera, ma ora è l’erede designato di Gigi Buffon e si dice entusiasta delle parole del toscano su di lui. «Fargli da secondo è un’esperienza di vita, è un vero leader. La Juventus merita il miglior portiere del mondo, io non lo sono ancora e studio da Buffon per diventarlo» commenta il polacco. Benedice inoltre l’anno di apprendistato alle spalle dell’attuale numero uno, una stagione utile per rendere migliore la transizione da secondo a primo portiere.

Spera che Buffon possa continuare ancora la sua carriera nel mondo del calcio, ma intanto cerca di apprendere i segreti dell’attuale estremo difensore titolare. A La Repubblica Szczesny si sofferma anche sul suo presente da paroliere – ha scritto una canzone per il nuovo disco della moglie -, sul passato alla Roma e anche su un compagno di squadra al centro delle cronache: «Mi sentivo di passaggio a Roma, ho imparato la prima parola di italiano quando ho scoperto che non sarei rimasto all’Arsenal, nove mesi fa. Dybala? Macché sazio, mi sembra ben concentrato».