L’attaccante dei Sydney Wanderers segue le orme di Pinturicchio

Non si è pentito della scelta di trasferirsi in Australia, anzi Sydney ha conquistato Federico Piovaccari sotto tutti i punti di vista: «Sono partito dall’Italia con grandi aspettative ed entusiasmo e ho mille ragioni per essere felice qui. L’obiettivo è quello di conoscere nuove culture, anche calcistiche, magari imparare ulteriori lingue e poi c’è una cosa che accomuna Steaua, Eibar e Wanderers: mi hanno voluto fortemente. Il gioco è molto fisico e in tanti aspetti si vede che il campionato è ancora giovane, ha soltanto 10 anni di vita», ha dichiarato l’ex attaccante della Sampdoria ai microfoni di Tuttosport.

PINTURICCHIO – Ripartito dai Sydney Wanderers a 31 anni dopo le esperienze in Romania e Spagna, il calciatore di Gallarate ha parlato di come Alessandro Del Piero abbia cambiato il calcio australiano: «Il suo nome è noto in tutto il Mondo, ma il bello è che in Australia il suo arrivo ha cambiato il calcio: Del Piero ha generato un autentico boom. Alex è considerato quasi come una divinità, perché si è fatto apprezzare anche a livello personale. Sento le stesse parole di chi ha lavorato con lui in Italia. Grazie anche a Del Piero i calciatori italiani sono apprezzati, ma qui è il calcio inglese ad andare per la maggiore, forse perché è più simile al gioco che si vede in Australia. Cercheremo di promuovere il campionato italiano…».  

IL TOUR EUROPEO – Piovaccari, però, ha ripercorso anche le tappe passate: «In Romania ho vissuto l’anno più gratificante, perché ho fatto parte di una squadra storica come la Steaua, con cui ho vinto campionato e Supercoppa. E soprattutto ho giocato in Champions. Con l’Eibar ho vissuto le stesse sensazioni entrando al Santiago Bernabeu e al Camp Nou, incrociare Cristiano Ronaldo e Messi mi ha fatto credere di essere finito dentro la Playstation…», ha spiegato l’attaccante, che ora è affascinato dalle prospettive che offre l’Australia.

FUTURO – Piovaccari, che punta alla vittoria del campionato, ha svelato un retroscena e parlato degli scenari futuri: «Flirt con il Tokyo FC di Ficcadenti? Sì, c’era stata questa opportunità, poi non si è concretizzata. Però, in futuro, non si sa mai… Oggi sto bene in Australia, ma so che un giorno tornerò a casa. Forse farò lo chef, perché adoro cucinare, oppure l’allenatore a livello giovanile. La realtà è che non ho ancora deciso nulla. E poi il mio giro del mondo non è ancora finito».