2016

Swiss Super League: il Basilea è campione

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La retrocessione preoccupa ben quattro squadre. Quasi serrata la lotta per l’Europa

Ampliate le bacheche, è in arrivo un altro titolo. Il diciannovesimo, nonché settimo consecutivo. Una serie impressionante a cui il Basilea ha dato inizio dalla stagione 2009/10 e che potrebbe culminare nel corso della prossima con il raggiungimento della seconda stella. Non serviva alcun risultato particolare per far sì che la formazione di Fischer si assicurasse il primato, bensì attendere il trascorrere delle giornate e che la matematica legittimasse ogni conto. Sfruttando l’inversione di rotta negativa di questi ultimi anni a cui ha dovuto sottostare il Grasshoppers, l’obiettivo prossimo è quello di raggiungere quota 27 titoli, o 28, e divenire il club più titolato di Svizzera sulla base dei campionati nazionali ottenuti.

 

 

LA GIORNATA L’attenzione non può che andare, dunque, alla partita più significativa del 31.o turno di Swiss Super League: il Basilea torna a vincere per 2-1 sul Sion grazie a Delgado e Bjarnason, rendendo così vana la rete nel finale di Salatic. La squadra guidata da Tholot, d’altro canto, deve salutare la possibilità di agguantare il secondo posto – pura utopia – e guardarsi bene dal non concedere troppo spazio al Lucerna, fermato comunque dal pareggio con il Lugano. Giochi fatti anche per il Grasshoppers, battuto dallo Young Boys per 2-1 e destinato ad accantonare il sogno Champions League. Se la squadra di Zeman procede a piccoli passi, i rivali del Vaduz sono inarrestabili: 3-1 al termine della trasferta di San Gallo e successo che aggrava la situazione nelle retrovie. Oltre a loro, infatti, anche lo Zurigo resta inguaiato nella lotta per non retrocedere, poiché sconfitto con un netto 4-0 dal Thun

 

 

CAPOCANNONIERE Se il Grasshoppers non è riuscito in questi anni a debellare l’enorme supremazia del Basilea, può almeno accontentarsi del fatto che un suo giocatore sia capocannoniere della stagione, nonostante restino da giocarsi ancora cinque partite. Munas Dabbur, questo il suo nome. I numeri sono molto positivi: diciotto reti, davanti a Janko che ne ha realizzato sedici, e dodici assist decisivi offerti ai compagni. L’attaccante israeliano classe ’92 si sta confermando a ottimi livelli e soltanto il discreto piazzamento delle cavallette ne sta oscurando il contributo.

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