2014

Swansea, Monk: «Ragazzi monumentali, stiamo crescendo»

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Lo Swansea City ha perso contro il Liverpool, ma la formazione allenata da Garry Monk ha dimostrato di avere personalità e qualità. La squadra gallese ha infatti lasciato Anfield Road con un 4-3 che ha un po’ il sapore della mezza beffa, dato che l’impresa della rimonta era stata sfiorata dagli Swans, che giovedì hanno pareggiato in casa contro il Napoli in Europa League.

PROVA DI CARATTERE – Il tecnico, Monk, ha commentato la partita a fine gara: «Abbiamo iniziato in malomodo l’incontro, non abbiamo fatto circolare la palla in maniera rapida e fluida. Eravamo macchinosi e toccavamo troppe volte la sfera. Durante l’intervallo – spiega ai microfoni di Sky Sports -, ho detto ai ragazzi che dovevano avere fiducia e ce l’avrebbero fatta. Abbiamo affrontato una squadra che compete con le prime della classe, hanno tantissima qualità nella loro rosa, ma non ci siamo mai arresi e credo che abbiamo disputato un buon secondo tempo. Potevamo meritare anche qualcosa di più da questa gara».

GRUPPO COESO – Visti i tanti impegni, tra coppe e campionato, questa era la sesta partita in tre settimane per lo Swansea City, una squadra che non è abituata a questi ritmi, come spiega bene Monk: «Per la quantità di partite che abbiamo disputato, l’aver tenuto testa a una grande formazione come il Liverpool, con questa energia, è stato di per sé magnifico. Credo che se avessimo iniziato in maniera migliore la gara, come abbiamo giocato nel secondo tempo, potevamo portare via un risultato differente. Abbiamo un grande carattere collettivo, non sono mai preoccupato sotto questo aspetto. Il gruppo viene prima di tutto e l’importante è saper tirare fuori sempre il massimo da questi ragazzi. Venire a giocarsela in uno stadio come questo, lontano da casa, e offrire una prestazione di questo calibro, è certamente un segno di grande maturità».

SFORZO MONUMENTALEMonk riserva anche un commento al quarto gol, il secondo di Henderson, che è valso la vittoria del Liverpool: «La quarta rete è stata un po’ fortuita, non ci puoi fare niente in quei casi. Ti crei la tua sfortuna, diciamo. Detto questo, non posso essere più orgoglioso dei miei ragazzi, che hanno fatto uno sforzo monumentale visto il numero di partite giocate in queste settimane, quindi diamo ampio credito alla mia squadra».

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