Calcio italiano

Sven-Goran Eriksson: tutte le sue vittorie con Roma, Sampdoria e Lazio

Pubblicato

su

Sven Goran Eriksson nella sua carriera da allenatore è passato anche in Italia: i suoi momenti positivi

La notizia l’ha data lui stesso: Sven-Goran Eriksson è malato di cancro e l’aspettativa di vita non supera un anno. Personaggio molto noto nel nostro calcio, in Italia, per un po’ di tempo, il tecnico svedese è stato etichettato con un po’ di superficialità come un “perdente di successo”. Colpa del campionato 1985-86, quando la Roma buttò alle ortiche la testa della classifica alla penultima giornata con un’incredibile sconfitta in casa contro un Lecce già retrocesso. Ma va detto che quel torneo vedeva i giallorossi appaiati con la Juventus, non è detto che il successo sarebbe stato garantito. Mentre prime e dopo, invece, di vittorie ne sono arrivate e non poche.

Eriksson: i momenti più positivi della sua carriera da allenatore in Italia

1) 1985-86 Roma, Coppa Italia. Una consolazione immediata per il tricolore perduto. Doppia finale – all’epoca era così – contro la Sampdoria. Sconfitta a Genova per 2-1, ribaltamento all’Olimpico per 2-0. L’undici titolare è composto per intero da giocatori italiani.

2) 1993-94 Sampdoria, Coppa Italia. La finale più sbilanciata di sempre. 0-0 ad Ancona, 6-1 a Marassi: troppo forte la differenza di valori.

3) 1997-98 Lazio, Coppa Italia. Un altro ribaltone nella capitale, stavolta in versione biancoceleste. Una vera impresa: la Lazio perde a San Siro 1-0, si trova sotto con il Milan anche all’Olimpico e poi infila 3 gol in 10 minuti: Gottardi, Jugovic dal dischetto e Nesta. Fantastico.

4) 1998 Lazio Supercoppa Italiana. Una rete di Sergio Conceiçao al Delle Alpi al minuto 94 fa iniziare un duello con la Juventus che segnerà profondamente e positivamente questi anni. L’Eriksson laziale si prende la rivincita sullo scacco incassato da romanista nel decennio precedente. E non è che l’inizio.

5) 1998-99 Lazio, Coppa delle Coppe. Ultima edizione del trofeo che vedeva confrontarsi i vincitori delle coppe nazionali. La Lazio batte in finale il Maiorca 2-1, gol di Vieri e Nedved. Sven-Goran torna a Roma con la coppa e dice: «Oggi è un giorno bellissimo. In questi due anni la Lazio ha dimostrato di essere questa realtà, una squadra forte e una società forte». E aggiunge un’annotazione personale: «Mi ha ricordato la Coppa che vinsi con il Goteborg, per di più quello era il primo successo internazionale per un club svedese». Si tratta della Coppa Uefa del 1981-82, dove batte sonoramente l’Amburgo con un 4-0 complessivo tra andata e ritorno. E per dare il senso di quel che ha fatto, basti ricordare che i tedeschi l’anno dopo vinceranno la Coppa dei Campioni nella nota finale di Atene che vede la Juve di Platini soccombere 1-0.

6) 1999 Lazio, Supercoppa Europea. Il capolavoro internazionale di Eriksson. La Lazio sconfigge il Manchester United di Alex Ferguson, detentore della Champions League. Beckam e compagni vengono piegati da una rete di Marcelo Salas.

7) 1999-2000 Lazio, campionato. Trionfo all’ultima giornata. La Juve affonda a Perugia, la Lazio sorpassa. Pochi mesi dopo Giulio Cardone su La Repubblica parla di una sorta di mutazione del tecnico: «Dal giorno dello scudetto il suo sorriso tenero si è trasformato in un ghigno vagamente diabolico: questione di etichette finalmente strappate». Il perdente di successo è diventato un trionfatore.

8) 1999-2000 Lazio, Coppa Italia. Finale con l’Inter, vittoria per 2-1 all’Olimpico e 0-0 a San Siro. Si corona così una stagione pazzesca, per di più nell’anno del centenario della società.

9) 2000 Lazio, Supercoppa italiana. Ennesimo capitolo contro Lippi: per la terza volta, dopo la Supercoppa di 2 anni prima e la Coppa Italia appena contesa, è lo svedese a trionfare. Lo fa in un Lazio-Inter bellissimo, terminato 4-3. Difficile vedere di meglio in quel periodo, dove pure si praticava un gran calcio.

Exit mobile version