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Superlega, Ranieri non ci sta: «Un insulto e una follia. Un tradimento dei principi dello sport»

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L’allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri ha puntato nuovamente il dito contro la Superlega

Claudio Ranieri non ci sta. Il tecnico della Sampdoria, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, riparte dal concetto di meritocrazia per spiegare il suo punto di vista sulla Superlega.

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MERITOCRAZIA – «Sarebbe stata una clamorosa ingiustizia e un insulto ai valori dello sport. Ma scherziamo? Arrivi primo nel campionato più ricco e competitivo del mondo e poi in Europa ti dicono “scusa, non puoi entrare, non hai il curriculum giusto”. Una follia. E un tradimento di uno dei principi fondamentali dello sport: la meritocrazia».

LEGGI FONDAMENTALI – «In Inghilterra hanno ben presente quali siano le leggi fondamentali dello sport. Aggiungo un particolare: la bellezza del calcio risiede nel fatto che il più povero può sempre battere quello più forte. Nelle altre discipline, tranne eccezioni particolari, vince sempre chi ha capacità tecniche superiori».

CALCIO NON NBA – «Altro errore. La NBA è bellissima, ma non è il calcio. E non mi pare un caso che dietro ai sei club della Premier ci siano proprietà straniere. Con padroni inglesi tutto questo non sarebbe successo. Ma vedo che già stanno cambiando idea».

BUCHI DI BILANCIO – «La verità è che questi club hanno buchi di bilancio giganteschi e provano a mettere una toppa in questo modo. Ma non è la soluzione, anche perché se mai questo progetto dovesse decollare, ci sarà la corsa al rialzo: stipendi, commissioni, mercato. Il buco peggiorerà e raggiungerà dimensioni ancora più spaventose. La mia riflessione è questa: se hai gestito male cento lire, che cosa farai quando avrai in tasca un milione?».

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