2014

Sunderland, Borini: «Udinese? Nessun contatto. Quel malore…»

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L’attaccante tra mercato, obiettivi e maglia azzurra.

CALCIOMERCATO SUNDERLAND BORINI – Di proprietà del Liverpool ma in prestito al Sunderland, Fabio Borini è praticamente un calciatore inglese: «Calcisticamente sono nato praticamente in Inghilterra, ho cominciato al Chelsea, poi lo Swansea e dopo una stagione in Italia sono tornato al Liverpool. La Premier è il mio mondo calcistico, possiamo dire che mi sento un inglese molto italianizzato. Perché il Sunderland? Per giocare con più continuità e trovarmi a mio agio con management e calciatori italiani e una maggiore facilità con la lingua. Il Liverpool? Lo seguo con distacco ora. Stanno facendo molto bene, hanno un giocatore che fa la differenza: Suarez è il migliore al mondo. All’inizio del campionato ci davano per spacciati, ora siamo tornati in gioco. Stiamo giocando un bel calcio. La classifica è corta e la squadra ha grandi qualità per tirarsi fuori. Io ci credo», ha raccontato l’ex attaccante giallorosso ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

IL MALORE – Borini ha poi raccontato il brutto malore accusato lo scorso 28 dicembre a Cardiff: «A fine primo tempo sono stato male, ho avuto paura. Nello spogliatoio tremavo, non mi rendevo conto: avevo la maschera dell’ossigeno, il medico continuava a iniettarmi liquidi, francamente non capivo cosa stesse succedendo. E’ stato un malore frutto di più elementi che si sono uniti tra di loro, tra i quali l’influenza e la stanchezza. Quel pomeriggio a Cardiff il mio corpo bruscamente mi ha detto di fermarmi. Per fortuna ora sto bene, è quello che conta».

AZZURRO – L’attaccante ha poi parlato dei Mondiali alle porte: «E’ l’obiettivo di tutti , quindi anche il mio. Ho assaporato la nazionale all’Europeo senza giocare, dopo l’esperienza all’Under 21. Quindi mi piacerebbe esordire al Mondiale, ma per arrivarci si può fare solo attraverso la credibilità, le performance e i gol».

MERCATO – Sulle voci riguardanti il ritorno in Italia, infine: «Direttamente non avuto contatti, ne ho ricevuto alcuna richiesta, ho letto qualcosa dall’Italia, ma non saprei cosa dire. Penso solo a giocare. Il mio presente è il Sunderland». 

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