2017

Strootman si racconta: «Ho pensato di non riuscire a tornare al top. Io e De Rossi…»

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Kevin Strootman, mediano e leader della Roma, dal ritiro della sua Olanda, si è raccontato a 360 gradi

Quando arrivò a Roma, Rudi Garcia lo soprannominò “lavatrice” per la sua capacità di ripulire qualsiasi pallone sporco gli arrivasse tra i piedi. 186 centimetri di medianone da piazzare lì nel mezzo per incutere timore negli avversari, eppure Strootman di paura ne ha avuta anche lui, nel periodo successivo all’infortunio al ginocchio. Kevin ha parlato di questo e di altro a Ad.nl: «Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato che non sarei più riuscito a tornare a livelli top. Da lì in poi sono cominciati i miei problemi: se ti fai male al ginocchio destro, tendi a caricare di più su quello mancino. Volontà di migliorarmi? Non si smette mai di imparare, che sia sotto l’aspetto tecnico, tattico o fisico. Nel centrocampo della Roma gioco con Daniele De Rossi: parliamo tanto di calcio, di come esso si stia evolvendo. Penso che sia giusto anche riconoscere i propri limiti: non correrò mai i 100 metri in 9 secondi, non sarò mai preciso nei passaggi come Wesley Sneijder. Se mi concentrassi su queste cose, perderei tempo. Champions League? Non sono ancora un calciatore esperto a livello internazionale».

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