2013
Stoccarda, Molinaro: “Pronti a giocare nell’Olimpico pieno”
STOCCARDA MOLINARO LAZIO – Intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport, Cristian Molinaro ha parlato del suo ritorno in Italia da avversario, con lo Stoccarda che ospiterà la Lazio per l’andata degli ottavi di Europa League. Il terzino sinistro della formazione tedesca ha parlato anche della vicenda legata allo Stadio Olimpico, con i suoi dirigenti che hanno chiesto all’UEFA di cancellare il provvedimento preso ai danni del club capitolino: “E’ la prima volta da quando sono in Germania che mi capita di affrontare una squadra italiana. Ci tengo. Non mi emoziono, ma è chiaro che si tratta di qualcosa di diverso. Soprattutto quando saremo a Roma. Da tanto non mi capita di giocare in uno stadio italiano. La richiesta dello Stoccarda di giocare a porte aperte? Sono d’accordo e così i miei compagni. L’auspicio è che l’Uefa possa rivedere le sue decisioni. Giocare in uno stadio vuoto è triste. L’Olimpico vuoto sarebbe ancora più triste. Questi sono ottavi di Europa League. Sarebbe un peccato per tutti. Per la Lazio, per noi, per i nostri tifosi, che vorrebbero seguirci a Roma. Meglio per lo Stoccarda o per la Lazio? Sulla carta è favorita la Lazio, anche se dovesse giocare a porte chiuse il ritorno. E’ una squadra forte, che ha confermato i valori espressi nella passata stagione. Ora attraversa un periodo delicato, ma non si può giudicare la sconfitta con il Milan. Sono rimasti subito in dieci. Noi proveremo a eliminare la Lazio. Rispetto alla Bundesliga, in Coppa di Germania e in Europa League stiamo andando meglio e abbiamo dimostrato di essere pericolosi. Giocheremo in velocità, dando ritmo alla partita. Cosa ho detto a Labbadia? Non siamo ancora entrati nel tema della partita, ma il mister ci ha avvertito. Nonostante le assenze di Klose e Konko, troveremo una squadra pericolosa in avanti con Floccari e che sa difendersi con ordine. Qualcosa ci ha detto sabato dopo la partita con il Leverkusen. Chi temo di più? Tutti conosciamo le qualità in regia di Ledesma e i colpi di Hernanes. Io apprezzo molto Petkovic. Mi sembra che attraverso il lavoro sia riuscito a far compiere un salto di qualità alla squadra. Rimpianti per l’avventura alla Juventus? Con Ferrara, dopo i primi sei mesi di prestito a Stoccarda, si stava aprendo la possibilità di tornare a Torino. Bisognava decidere e lo Stoccarda mi voleva riscattare. Ringraziai la Juve, che mi stava per dare un’altra chance, e dissi di no. Una scelta di vita e professionale. Restai con Gross, che mi aveva voluto, in una squadra che aveva ceduto Khedira e altri giocatori. A dicembre eravamo ultimi in classifica, venne esonerato l’allenatore. Restai titolare, ci salvammo e nella stagione successiva abbiamo centrato la qualificazione in Europa League. Quest’anno sta andando meno bene.“