2013

Stoccarda, Molinaro: “Lazio, vogliamo l’Europa League”

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EUROPA LEAGUE LAZIO STOCCARDA MOLINARO – Piccola colonia italiana allo Stoccarda, che affronterà la Lazio nell’andata di Europa League con Macheda e Molinaro. Quest’ultimo, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: «Sarà un’emozione particolare, una sensazione unica. Per me sarà la prima volta da “straniero” contro una squadra italiana. Se dicessi che è una partita come tutte le altre direi una grande bugia.  Saranno due belle sfide. In quella di andata lo stadio sarà pieno (tutto esaurito già da qualche giorno, ndr) e ci saranno anche tanti», ha dichiarato l’ex terzino del Siena e della Juventus, che poi ha parlato della gara a porte chiuse all’Olimpico di Roma e del passaggio del turno: «E questo è un vero peccato. Speriamo che l’Uefa ci ripensi perché giocare senza pubblico non è calcio. Anche qui a Stoccarda ci sperano, se l’Uefa revoca la squalifica a Roma arriveranno tantissimi nostri tifosi. Sarà una sfida equilibrata. Per noi sarà fondamentale vincere la partita di andata con uno o due gol di scarto e senza subirne. Se ce la facciamo, passiamo noi. Insieme con la Coppa di Germania, in cui siamo in semifinale, l’Europa League ha la precedenza sul campionato. Anche perché siamo l’unica squadra tedesca rimasta in lizza».

Piccola rimpatriata per lui, che abbraccerà diversi amici: «Sì, con la maggior parte dei giocatori della Lazio ci siamo affrontati tante volte. Quando ero alla Juve le sfide di campionato le vincemmo quasi sempre noi, ma la Lazio ci eliminò in semifinale dalla Coppa Italia (che poi i biancocelesti vinsero, nel 2009, ndr). Come mi trovo qui? Dal punto di vista umano molto bene. Dal punto di vista calcistico i primi due anni sono stati ottimi, quest’anno invece sto trovando poco spazio. Labbadia? Con lui il rapporto è ottimo, ma sta facendo altre scelte».

Infine, sul suo futuro e l’arrivo di Macheda, Molinaro ha concluso: «Ho un contratto fino al 2014, vorrei restare fino alla fine, ma se le cose dovessero restare così a fine anno sarà inevitabile riconsiderare la situazione. Macheda? È arrivato da un mese, ha grandi motivazioni e una carica umana incredibile».

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