2014

Sterling: «Pogba fenomeno, Balotelli…»

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L’ala offensiva del Liverpool ha vinto il Golden Boy

A dieci anni dal trionfo di Wayne Rooney, il Golden Boy torna in Inghilterra e proprio nella città dove l’attaccante del Manchester United si è formato, cioè a Liverpool. Raheem Sterling ha, infatti, conquistato il riconoscimento di Tuttosport, sbaragliando la concorrenza e lasciando il vuoto alle sue spalle. «C’è quasi da rabbrividire pensando a chi ha conquistato questo trofeo prima di me… », ha esordito con emozione l’esterno offensivo del Liverpool, che però non teme il confronto: «Eh no! Questo no. E’ soprattutto uno stimolo a fare sempre meglio, a dare ancor più del massimo».

IL PREDECESSORE – Nella scorsa edizione il vincitore è stato Pogba: «Ah Paul, altro fenomeno. Si vedeva subito che era un campione sin da quando ci affrontavamo nella partite dei tornei under 17 qui in Inghilterra: lui era una starlet dello United. Ora seguo i suoi progressi nella Juventus, è ulteriormente migliorato. D’altronde quando giochi a fianco di un centrocampista come Pirlo, un maestro, c’è solo da leccarsi in baffi… ».

IL PREMIO – La notizia era nell’aria per Sterling, che ha rivelato qualche retroscena e colto l’occasione per ringraziare sua madre: «Qualche voce era circolata anche se la società cercava di coprire e tappare ogni spiffero di spogliatoio. Ho subito chiamato mia mamma Nadine per raccontarglielo. Le devo tutto, è la persona più importante della mia vita. Quando io avevo appena cinque anni ha lasciato il nostro amato borgo giamaicano di Maverley e mi ha portato con sè a Londra, a cercar fortuna. Se sono diventato quello che sono, lo devo solo a lei. Dio solo sa quanti sacrifici ha compiuto per me».

MERCATO – Il talento di Sterling non è passato inosservato a Real Madrid e Bayern Monaco, ma il talento inglese ha aperto al rinnovo col Liverpool: «La verità è che qui sto bene, mi sento come a casa mia e ho un contratto fino al 2017, credo ci sia tutto il tempo per rinnovare».

COMPAGNO E AVVERSARIO – Spuntano poi alcuni retroscena e aneddoti legati a Mario Balotelli, come le partite a ping pong: «Qui al Liverpool straccio tutti. Balotelli credeva di venire a dar lezioni e invece s’è dovuto inchinare al sottoscritto». Con l’attaccante italiano l’argomento Mondiali resta un tasto dolente: «Mah, quella dei Mondiali è stata un’avventura molto triste, deludente, diciamo pure vergognosa tanto per noi inglesi quanto per gli italiani. Sulla carta avremmo dovuto qualificarci entrambi per gli ottavi e invece ad andare avanti sono state la Costa Rica e l’Uruguay. Per questo, una volta che ci siamo ritrovati a Liverpool, Mario e io non abbiamo più toccato quel tasto».

CALCIO ITALIANO – A proposito dell’Italia, Sterling si è espresso sulla crisi del calcio italiano: «In effetti in Champions è rimasta solo la Juventus. L’unica che ha giocatori di livello Champions. In compenso avete un contingente molto nutrito in Europa League. E comunque quando affronto una squadra italiana sono sempre cavoli amari perché le vostre difese solo le più ermetiche al mondo». 

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