Su La Gazzetta dello Sport – ma è un esempio tra i tanti, per lui c’è unanimità di giudizio – ha preso 8 in pagella ed è stato l’eroe (anzi, il supereroe) di Salernitana-Torino.

Dopo avere incantato già contro il Milan, anche ieri il messicano Ochoa si è reso protagonista di una gara incredibile e ha ragione il quotidiano rosa a illustrarlo con un’immagine suggestiva: «un Vishnu dalle mille braccia che protegge la Salernitana».
É significativa questa riproduzione del suo lavoro nelle prime 2 partite in Serie A. Pur avendo incassato 3 gol (anche i supereroi sul rettangolo verde sono costretti alla resa), ha già effettuato 16 interventi, 14 dei quali arrivati dall’area di rigore. Il più vicino lo ha tentato il granata Zima, da una distanza di soli due metri e mezzo.

Al confronto, il recente Mondiale gli sembrerà un ricordo paradossale. Una competizione nella quale è vero che il Messico è uscito e lui ha incassato 3 gol, ma è stato costretto a lavorare ben poco, con soli 3 interventi, 1 dei quali il calcio di rigore neutralizzato a Lewandowski