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STATS – Napoli: l’idea che Garcia vada cambiato perché non sa fare i cambi

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Tutto sulla prima parte di stagione di Rudi Garcia con il Napoli. L’allenatore francese è già a rischio esonero

Su La Gazzetta dello Sport di oggi, Marco Ciriello non ha usato né formule dubitative, né giri di parole e neppure diplomazie di sorta: il Napoli deve cambiare immediatamente allenatore, De Laurentiis deve esonerare Garcia. Tanti i capi d’imputazione, soffermiamoci su quello che più fa discutere anche per come i giocatori – una parte di loro – non sembrano proprio accettarlo: il momento delle sostituzioni. Scrive l’editorialista del quotidiano milanese: «I cambi che sono la possibilità di correzione, il rimedio in corsa, Garcia, spiace dirlo, ma parlano le partite, non li ha mai indovinati. Anzi. É riuscito nell’impresa di peggiorare il gioco del Napoli sacrificando i pezzi migliori, gli uomini dell’improvviso».
Nessuna possibilità di difesa per il tecnico francese? Andiamo a vedere che cosa è successo in occasione delle due sconfitte in campionato, entrambe maturate al Maradona, contro Lazio e Fiorentina.

Nella partita che ha visto contrapposto quel Maurizio Sarri un tempo amatissimo dalla tifoseria partenopea, Garcia opera 4 cambi. Inizia al minuto 66, in una situazione già di svantaggio. Le mosse che dovrebbero variare qualcosa in attacco sono Raspadori al posto di Kvaratskheila, Lindstrom per Politano e sul finale Simeone per Zielinski, migliore in campo nella prima parte della gara, ma poi calato terribilmente (tanto che, in questo caso, forse l’idea di farlo uscire poteva maturare prima). La gara non cambia, anche perché nell’ultimissimo assalto Lindstrom spara altissimo una palla-gol nata dagli sviluppi di un corner.
Con la Fiorentina, domenica scorsa, Anguissa è costretto alla resa e viene mandato in campo Raspadori, che si mette a marcare Arthur per impedire – vanamente – che il brasiliano distribuisca gioco e sicurezze ai suoi. Poco prima dell’1-2 Cajuste dà modo a Politano che esce di mandare a quel paese l’allenatore. Infine, in una situazione di svantaggio gli avvicendamenti sono tre e quello di Osimhen fa più rumore di ogni altro perché di uno come lui non ci si dovrebbe mai privare, a maggior ragione in una gara dove ha saputo conquistarsi il rigore da solo e l’ha voluto fortemente trasformare. É immaginabile che i tifosi del Napoli abbiano pensato che in una situazione simile Inzaghi non avrebbe mai tolto dal campo uno come Lautaro. La rete di Nico Gonzalez in chiusura di partita ha accentuato ancora di più lo scoramento e la sensazione che dalla panchina non stiano arrivando le soluzioni per rimediare alle difficoltà che stanno verificandosi. E non è che manchino le risorse dalla risa a disposizione…

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