Calcio Estero
STATS – La scommessa del Manchester United è sulla crescita di Hojlund
Il Manchester United scommette fortemente sulla crescita di Rasmus Hojlund: vediamo in cosa può ancora migliorare
«Ma Rasmus Hojlund vale davvero tutti quei soldi? Può un attaccante da 9 gol e zero trofei in stagione costare 85 milioni di euro, vale a dire la cifra che l’Atalanta incasserà fra parte fissa (75) e bonus (10) dal Manchester United?». É la domanda che si pone oggi il Corriere della Sera, che riflette sulla crescita esponenziale del ragazzo danese in termini di quotazione di mercato, aumentata di 50 volte nel giro di un anno e mezzo. Una risposta, nel pezzo, la offre Aldo Serena, attaccante che negli anni ’80 ha fatto il giro delle grandi del calcio italiano: «Oggi come oggi non li vale. Il fatto è che attaccanti con quelle caratteristiche da centravanti puro scarseggiano: alto, potente, bravo di testa. Ha qualità e di sicuro ampi margini di crescita, ma oggi il suo valore reale è di un terzo, diciamo una trentina di milioni, non di più».
Al di là del fatto che i club di Premier possono concedersi il lusso di non avere problemi nel mettere qualche zero in più negli assegni che staccano (per usare una vecchia immagine), c’è anche una motivazione squisitamente tecnica, una scommessa che si fa sulla crescita del bomber. Andiamo a vedere nel passaggio dallo Sturm Graz all’Atalanta in cosa è cambiato Hojlund.
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LE PARTITE – In Italia ha giocato tantissimo, è cresciuta la sua titolarità del 12%, ha imparato la correttezza: in Bundesliga aveva maturato 5 cartellini gialli in 13 partite, in Serie A solo uno in tutto il campionato.
POSIZIONAMENTO – Non ci sono dubbi: il danese è un centravanti. Ten Hag gli chiederà gol e gol, ha giocatori in grado in metterlo in azione (Antony, se il genio non gli funziona a intermittenza).
FASE DI POSSESSO – In uno slogan, si può dire che è cresciuto ma che può ancora migliorare molto, diventando un attaccante ancora più coinvolto nella manovra. L’attitudine e la generosità non gli mancano.
FASE DIFENSIVA – Il contesto diverso delle due squadre può avere inciso. L’Hojlund austriaco lavorava tantissimo, con Gasperini ha fatto bene in fase di recupero.
FASE OFFENSIVA – Altra crescita evidente effettuata a Bergamo. Dove non lo si è vista andare al cross come con lo Sturm Graz perché l’Atalanta gli esterni che funzionano li ha per vocazione.
FASE AEREA – All’Atalanta ha guardato più la porta. In precedenza faceva anche tante altre cose sui palloni alti.