Champions League
STATS – Il Feyenoord visto con la Lazio non è un caso, è proprio così
Tutti i numeri e le statistiche del Feyenoord di Arne Slot che ha appena sconfitto la Lazio in Champions League
Nella critiche alla propria squadra, Maurizio Sarri ha anche proposto una lettura delle virtù del Feyenoord, squadra con tanti pregi, che i biancocelesti dovranno cercare di annullare nel ritorno all’Olimpico. Il mister ha parlato di un atteggiamento di paura dei suoi a causa «della loro aggressività e della loro pressione». Poi, come elemento di ulteriore differenza, ha aggiunto la «differenza abissale tra noi e loro come carica emotiva e nervosa». Infine, ha radiografato i Rotterdammers come un complesso con «tre o quattro giocatori di gamba che noi non abbiamo».
A questo ritratto dei campioni d’Olanda, aggiungiamo altre tre considerazioni, tra lo statistico e l’osservazione empirica, invitando chi volesse approfondire l’argomento alla visione di Twente-Feyenoord, quarta contro terza in classifica, domenica a pranzo, ore 12.15, diretta esclusiva su Mola Tv.
1) «Prestazione monumentale. Impreziosita dallo splendido tracciante del 2-0 e dallo slalom che avvia il terzo gol. Continuo e preciso»: è questa la pagella de La Gazzetta dello Sport a proposito di Zerrouki. Finora, l’algerino acquistato dal Twente era apparso ancora un corpo estraneo e le sue apparizioni erano state limitate. Bravissimo Arne Slot a lanciarlo nella mischia in una gara così importante, la risposta è stata eccezionale. Con il suo gol, sono già 15 i giocatori della squadra ad essere andati a segno. E siamo solo a ottobre.
2) La macchina da gol. Ecco il punto saliente, che fa del mister del Feyenoord un soggetto da seguire. Lasciate perdere i paragoni con Guardiola. Ma tenete conto di una squadra che l’anno scorso ha dominato il campionato sulla base della concretezza e della determinazione, scoprendo progressivamente il gusto del divertimento. Che adesso si esplicita attraverso 39 reti tenendo conto di tutte le competizioni, una media di 3 a gara.
3) Il fattore Gimenez. La Lazio l’ha seguito, forse anche perché il messicano l’anno scorso proprio all’Olimpico si mise in luce con una doppietta. Per adesso sono già 15 gol, 13 in Eredivisie e 2 mercoledì sera al suo esordio in Champions League. La regia dell’Eredivisie inizia tutte le dirette del Feyenoord inquadrando bandiere messicane presenti al De Kuip e sono più che giustificate. Segna in ogni modo, è un vero bomber d’area, i compagni lo cercano in profondità e lui contribuisce alla squadra lavorando in ogni situazione. In Olanda è arrivato con un esborso di 4 milioni, oggi ne vale già 10 volte tanto. E la stagione è lunga, le occasioni per crescere tante, immaginiamo già riunioni di qualche club di Premier che preparano l’offerta per lui e per il club che se lo gode.