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STATS – Da Ventura a Garcia: tutti i 10 allenatori di De Laurentiis e come hanno lasciato Napoli

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E sono 10. Rudi Garcia è il decimo allenatore con il quale ha convissuto Aurelio De Laurentiis da quando nel 2004 ha preso la presidenza del Napoli

E sono 10. Rudi Garcia è il decimo allenatore con il quale ha convissuto Aurelio De Laurentiis da quando nel 2004 ha preso la presidenza del Napoli. Come sono finiti i rapporti con ognuno di loro? Ecco l’elenco.
GIAN PIERO VENTURA – Il Napoli è in C1 e il primo mister mangia il panettone ma a gennaio viene esonerato per Edy Reja. Una scelta che si rivelerà produttiva l’anno dopo, quando la squadra sale in Serie B.
EDY REJA – Resta in sella 4 anni e due mesi, fino a marzo del 2009. Fatale una sconfitta in casa con la Lazio, la squadra è confinata in un anonimo centroclassifica.
ROBERTO DONADONI – Da allenatore subentrato non fa meglio del predecessore. Inizia la stagione successiva ma l’ex Ct della Nazionale dura solo 7 giornate, nelle quali non va oltre la media di un punto a gara.
WALTER MAZZARRI – Il mister toscano è uno di quelli che lascia maggiormente i segno. É il primo che regala un trofeo al presidente, la Coppa Italia del 2012 vinta in finale contro la Juventus fresca di scudetto. Ed è anche il primo a portare a termine il percorso in stagione, chiudendo nel 2013 a campionato concluso, a differenza di tutti gli altri esonerati in corso d’opera a un certo punto della loro avventura.
RAFA BENITEZ – Due anni pieni, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, ancora oggi parla bene della sua esperienza in una città che gli è rimasta nel cuore.
MAURIZIO SARRI – Tre stagioni al Napoli, amato dal pubblico per i sogni che regala di scudetto in due campionati su tre e per il suo sapere interpretare il ruolo di Comandante. Non porta nulla in bacheca, ma la gente si sente rappresentata e apprezza la sua bellezza.
CARLO ANCELOTTI – Ha vinto ovunque, anzi di più, è il più vincente di tutti. Doveva essere una garanzia, ma contro la Juve di CR7 c’è poco da fare. E dopo il primo anno, al secondo ADL torna alla consuetudine di esonerare in corsa il tecnico come non succedeva da un decennio. Succede prima dello scadere del girone d’andata, non c’è bisogno neanche di una sconfitta perché Carletto termina dopo un 1-1 a Udine.
GENNARO GATTUSO – Erede di Ancelotti, resiste un anno e mezzo, conquista una Coppa Italia ma ha il torto di buttare via all’ultima giornata la qualificazione in Champions League.
LUCIANO SPALLETTI – Due stagioni e, alla seconda, lo scudetto. Probabilmente – ma è solo una delle tante letture possibili – proprio il successo ha sancito la fine di un rapporto così produttivo.
RUDI GARCIA – Da luglio a novembre, 12 partite in campionato e 4 in Champions League. Il -10 dall’Inter pesa, ma ancor più il fatto che proprio al Maradona si siano viste le prove peggiori. Compresa l’ultima, la sconfitta con l’Empoli, troppo indigesta anche per ADL, che ha filosofeggiato: «Il Napoli ha fatto una partita appannata, giocando la gara in modo improprio e improbabile. Ma il bello del calcio è anche questo».

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