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STATS – Cosa perde l’Italia senza Tonali: la sua storia in Nazionale

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Sandro Tonali rischia di perdere la Nazionale: ecco quale è stato fino ad oggi il contributo del centrocampista con gli Azzurri

I quotidiani sportivi oggi in edicola danno per perso l’Europeo per tutti i giocatori coinvolti nelle scommesse. E tra le posizioni più discusse c’è quella di Sandro Tonali, uno che a Luciano Spalletti servirebbe come il pane. Ma, ormai, l’ex Milan viene descritto come un ragazzo afflitto da grave ludopatia e le lacrime viste sul suo volto a Coverciano hanno lasciato intendere la gravità del problema. Scrive La Gazzetta dello Sport: «Se anche Tonali cercherà il patteggiamento, gli verrà chiesto di andare nelle comunità che ospitano chi è dipendente dal gioco, per far sì che quest’ultimo scandalo si trasformi un un volano di positività anche verso il sistema calcio, troppo spesso considerato responsabile di ogni malaffare che ruota intorno al pallone».

Qual è stata finora la storia azzurra del centrocampista del Newcastle? Che cosa perde in potenza l’Italia mancando il suo contributo? Ecco le tappe più significative di Tonali, che ha collezionato 15 presenze, a partire da 4 anni e un giorno fa.

Sandro debutta il 15 ottobre 2019 subentrando a Bernardeschi nel corso della trasferta in Liechtenstein per le qualificazioni degli Europei. La prima gara da titolare è in Bosnia: ha solo 19 anni, gioca accanto a Jorginho, non fa rimpiangere l’assenza di Verratti e c’è anche chi scrive che lo vorrebbe in cabina di regia a comandare le operazioni. Nel facile 9-1 all’Armenia è significativo uno dei giudizi che si leggono sulla sua prestazione: «Mette un po’ paura un 19enne che gioca da reduce».

In questo Tonali sembra davvero la riedizione di Andrea Pirlo, ha la freddezza dei veterani, sa sempre cosa fare. Il rendimento al primo anno di Milan non è però tale da garantirgli la convocazione per il trionfale Europeo. E la buccia di banana successiva arriva in Irlanda, quando un’ammonizione dopo appena 8 minuti induce Mancini a sostituirlo all’intervallo. Entra per Barella nel drammatico Italia-Macedonia del Nord che ci disfa le valigie per il Qatar e fa meglio di lui, serve un pallone in verticale a Berardi che avrebbe meritato miglior sorte. Bene in Turchia; bene anche in Nations League contro la Germania; ancora positivo in Inghilterra ma col solito vizio del cartellino facile; due assist vincenti per Retegui e Pessina in Albania; malino all’esordio di Spalletti in Macedonia, dove fatica a trovare la posizione. Ed è questa l’ultima delle sue 15 gare in Nazionale. Per la prossima non resta che aspettare l’esito di una partita che non si gioca sul campo.

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