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STATS – Copa Libertadores: Fluminense-Internacional 2-2, doppietta di un super Cano

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Copa Libertadores, un super Cano si mette in luca nel match tra Fluminense e Internacional – STATS

La semifinale d’andata tutta brasiliana, un classico della Copa Libertadores degli ultimi anni, è finita in un nulla di fatto. Il 2-2 che ha chiuso la sfida tra Fluminense e Internacional rimanda alla prossima settimana il verdetto a Porto Alegre. Nel pareggio, però, c’è stato di tutto e se queste sono le premesse, il match di ritorno promette spettacolo e grandi emozioni. La gara aveva una premessa: il confronto tra i due bomber delle squadre, autentici dominatori della competizione. Due “anziani” bomber, che sanno il fatto loro: da un lato German Cano, 35enne argentino, che è arrivato alla semifinale forte di 9 gol, capocannoniere inavvicinabile dalla concorrenza; dall’altro Enner Valencia, stella dell’Ecuador, di due anni più giovane del rivale, approdato all’Internacional da pochi mesi e che nelle precedenti 4 gare a eliminazione diretta ha segnato altrettanti gol. Il confronto diretto è stato vinto nettamente dal primo, ma non è bastato per portare a casa la vittoria in una partita che ha vissuto un primo tempo davvero coinvolgente.

Sono state ben 9 le occasioni complessive maturate prima dell’intervallo. Cano ha portato in vantaggio il Flu con una conclusione sulla quale Rochet non ha potuto fare nulla. Ma dopo opportunità su entrambi i fronti, Samuel Xavier è incappato nel secondo giallo per un fallo proprio su Valencia. L’Internacional ne ha approfittato subito e Hugo Mallo ha pareggiato di testa. Nella ripresa gli ospiti sono passati davanti con Alan Patrick, bravissimo a ingannare con una finta l’ex madridista Marcelo e a infilare il pallone in rete. Ma a 12 minuti dal termine, ancora Cano si è inventato una girata al volo spalle alla porta da azione d’angolo, capitalizzando al massimo una sponda aerea di capitan Nino. Risultato giusto e Maracana tutto per il suo attaccante, con la fiducia che si possa ripetere anche al ritorno per regalare una finale – e una coppa – che il Flimuninse vive come un sogno e un’ossessione non essendo mai riuscito ad alzarla.

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