Rabbia e delusione per il ct Antonio Conte

Compromesso al ribasso: è ciò che emerso ieri dalla Lega di Serie A e che può vanificare i desideri di Antonio Conte, che il 9-11 febbraio rischia di accogliere solo i giocatori delle squadre non impegnate nelle coppe europee; facoltativa è, infatti, la risposta alla convocazione da parte di chi è impegnato in Champions ed Europa League. Al momento sono soprattutto Juventus e Roma i club intenzionati a non mandare i loro giocatori allo stage dell’Italia, mentre Inter, Napoli, Fiorentina e Torino potrebbero accontentare il commissario tecnico della Nazionale, avendo pochi atleti nel giro azzurro, eppure le società viola e partenopea hanno manifestato già qualche remora. Il rischio ora è che sia proprio Conte a rinunciare, considerando che mancherebbero 10 giocatori tra Juventus e Roma. La FIGC proverà a trovare un accordo con Juventus e Roma o attenderà la lista dei convocati e deciderà in base alle risposte, non avendo armi giuridiche per “battagliare”, visto che si tratta di date fuori da quelle indicate dalla Fifa per le nazionali.

L’ALTRO NODO – L’altro flop riguarda il rinvio dell’ufficializzazione delle date della prossima stagione, fondamentali per Conte perché saranno quelle del campionato che porterà agli Europei. Il ct ha chiesto una partenza anticipata per preparare al meglio la competizione continentale, ma non essendo stato raggiunto il numero legale del Consiglio di Lega è stato rinviato tutto a inizio 2015.

DIRITTI TV – Ieri però sono stati assegnati altri due pacchetti per diritti tv del triennio 2015-18 per un totale di 50,4 milioni di euro che entreranno nelle casse dei club: la Rai ha riacquistato le immagini salienti in chiaro, che permetteranno di mandare in onda 90° minuto. Altri 4,5 milioni di euro a stagione arriveranno da Telecom per il pacchetto Digital Plus, cioè per trasmettere le immagini delle partite su telefonino, mentre sarà privata la trattativa per i diritti radiofonici di “Tutto il calcio minuto per minuto” e i diritti sulla prima intervista dopo le partite, contesi tra Sky e Mediaset.