La questione “stadio Napoli” tiene banco in casa azzurra, tra l’ipotesi di ristrutturare il San Paolo e quella di costruire un impianto ex novo

Lo stadio del Napoli è uno dei temi d’attualità tenuto conto sia della fatiscenza del San Paolo di Fuorigrotta che della possibilità di costruire un impianto di proprietà della società azzurra. Alla radio ufficiale del club, Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’architetto Gino Zavanella, il quale sta lavorando da anni ormai al progetto: «La decisione fondamentale prima di partire è se bisogna rimanere al San Paolo, e dunque metterci per bene le mani, oppure emigrare altrove e costruire uno stadio ex novo».

Se dovesse prevalere la seconda opzione, i tifosi dovrebbero dire addio all’amato San Paolo: «Ha grande fascino, ma è il fascino di uno stadio datato. Bisogna capire che ristrutturare un impianto esistente non potrà mai portare alle caratteristiche di uno nuovo». Quindi Zavanella dà qualche dettaglio in più relativo al progetto che ha in mente con il presidente De Laurentiis: «Venticinquemila mi sembrano pochi per Napoli: De Laurentiis è un vulcano, spesso provocatore con le sue dichiarazioni, e dunque la capienza dovrebbe essere almeno uguale a quella dello Juventus Stadium. Per quel che riguarda i costi, direi che cento milioni sarebbero sufficienti: si potrebbe avere uno stadio più moderno dell’Allianz».