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Caso Bakayoko-Kessie: chiesta la prova tv, ecco cosa rischiano
Possibile utilizzo della prova tv per il caso Bakayoko-Kessie. I commissari infatti non avrebbero visto la scena
Possibile prova tv per il caso Bakayoko–Kessie: questo quanto filtra nelle ultime ore dopo le polemiche post Milan-Lazio. Il Procuratore federale Pecoraro ha deciso di inviare al Giudice Sportivo la segnalazione per l’applicazione della prova tv dopo il gesto dei due calciatori rossoneri che hanno deciso di irridere Francesco Acerbi, mostrando la sua maglia, scambiata con Baka pochi istanti prima, sotto la curva, per pochi secondi, durante i festeggiamenti. I commissari, impegnati a seguire la rissa scatenatasi a fine gara, non hanno visto il gesto e di conseguenza non l’avrebbero segnalato sul referto.
Proprio per questo motivo può essere applicata la prova tv. La procura federale ha infatti chiesto al giudice sportivo di utilizzare la prova tv per valutare se il gesto vada sanzionato come «condotta gravemente antisportiva». Cosa rischiano i due rossoneri? In linea teorica la prova tv viene utilizzata per condotta violenta, blasfemia, simulazioni, falli di mano e sarà il giudice a prendere una decisione sulla vicenda. Sono tre gli scenari: il giudice non ammette le immagini; sceglie di visionare le immagini e decide di non punire i due rossoneri perché il gesto non viene ritenuto gravemente antisportivo; richiede un supplemento d’indagine alla procura. Probabile una non squalifica ma per la decisione definitiva bisognerà attendere domani.