2017
La squadra maledetta: i fenomeni che non hanno mai vinto la Champions League
Champions League: Buffon può ancora alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie, ma per tante leggende del calcio il treno non passerà più. Da Cannavaro a Ronaldo, passando per Ballack e Baggio: quanti rimpianti per questi fenomeni
Ci sono campioni che hanno raccolto elogi, consensi e strappato anche qualche lacrima. Giocatori che sono stati capaci di emozionare i tifosi della propria squadra, oltre a deliziare anche gli appassionati di calcio. Ma alcuni di questi non sono mai riusciti ad ottenere una vittoria che, più di ogni altra, avrebbe ulteriormente arricchito una carriera già straordinaria: la Champions League. Da quando ha cambiato formato, ovvero a partire dalla stagione 1992-1993, la coppa dalle grandi orecchie per alcuni giocatori di fama mondiale è rimasta un tabù. Per uno di questi, l’opportunità per vincerla c’è ancora: inevitabile il riferimento a Gigi Buffon, probabilmente il portiere più forte di tutti i tempi, che non è riuscito ad alzare al cielo la Orejona, come la chiamano in Spagna. E a Madrid sperano che a Cardiff non sia la volta buona. Ecco la carrellata dei grandi campioni, ispirata al lavoro svolto dal quotidiano spagnolo As in settimana, che non sono riusciti mai a trionfare in Champions League.
- CLAUDIO TAFFAREL – Oltre a Buffon, è davvero complicato trovare un grandissimo portiere che non ha alzato al cielo la Champions League. Fra questi, individuato con il lanternino, c’è il brasiliano Claudio Taffarel, che in Italia ha fatto le fortune del Parma e che in Brasile è stato l’estremo difensore titolare nel mondiale di Usa 1994.
- FABIO CANNAVARO – Pallone d’Oro nel 2006, dopo il Mondiale vinto con l’Italia da capitano. Eppure, per Cannavaro, la Champions League è rimasta una chimera: sfumata all’Inter, alla Juve e al Real Madrid.
- LILLIAM THURAM – Lo straordinario difensore centrale francese è sempre stato al posto giusto, nel momento sbagliato. E così con Parma, Juve e Barcellona ha sempre visto la Champions League alzata al cielo da altri.
- LOTHAR MATTHAUS – Anni d’oro vissuti fra Bayern Monaco e Inter non gli sono bastati per vincere la Champions League. Si è consolato con due Coppa Uefa e soprattutto con il Pallone d’Oro del 1990. Ma gli saranno bastati?
- PATRICK VIEIRA – Arsenal, Juve, Inter e Manchester City si innamorano della sua classe, ma non viene ripagato mai con la Champions League. Si è consolato con la Francia: con la nazionale le vittorie non gli sono certo mancate.
- MICHAEL BALLACK – Passa alla storia, suo malgrado, per aver perso quasi tutte le grandi finali disputate in carriera. Bayer Leverkusen e Chelsea rimangono incantate dalla sua straordinaria classe, ma la Champions League sfuma due volte in finale.
- ROBERTO BAGGIO – Il Divin Codino è una leggenda vivente, un giocatore che ancora oggi unisce tutta Italia. Ma vince poco, troppo poco per la sua grandezza. Ancora grazie che abbia vinto una Coppa Uefa…
- FRANCESCO TOTTI – Uno Scudetto, qualche coppa nazionale e poco altro per il Pupone, simbolo immortale di Roma e d’Italia. La Champions League avrebbe potuto vincerla solo se fosse andato a l Real Madrid.
- ROMARIO – Gli appassionati di calcio si commuovevano ogni volta che lo vedevano con la palla al piede. Ma purtroppo, per il fenomeno brasiliano, la Champions League è sempre rimasta un miraggio. A Barcellona incanta, ma negli anni sbagliati.
- GEORGE WEAH – La Liberia lo adora, i tifosi del Milan lo hanno venerato. Ma il grande Weah non è mai riuscito, a suon di gol, a prendersi la Champions League. Il Pallone d’Oro però gli tiene lo compagnia.
- RONALDO – Lui è il fenomeno per eccellenza e non amarlo è stato impossibile. Con il Brasile vince e stravince, ma all’Inter e al Real Madrid la gioia della Champions League non è per lui.
- ZLATAN IBRAHIMOVIC – Ha la fama di essere il giocatore che, ogni volta che va via da un grandissimo club, quel club vince la Champions League. Per il gigante Zlatan la coppa dalle grandi orecchie sfuma alla Juve, all’Inter, al Milan, al Barcellona e al Psg: mica male, la sfortuna lo ha sempre accompagnato in una carriera comunque meravigliosa.