2009

Spinelli desolato: “Una volta che avevo trovato un acquirente per il Livorno…”

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Tra il Toro e i Tesoro il contatto è stato stabilito. E’ imminente il colloquio di Cairo con il presidente della Pro Patria per aprire una trattativa. La famiglia Tesoro (Savino e Antonio, padre e figlio) si è impegnata ad aprire un dialogo diretto con il presidente granata già  oggi, dopo aver messo in moto un mediatore e non uno a caso. Cairo, infatti, è già  stato contattato da Michele Padovano, che si è presentato nella veste di mediatore della famiglia Tesoro, con cui intrattiene rapporti di amicizia (con Antonio, in particolare). A quel punto risulterebbe che Cairo abbia risposto invitando la famiglia Tesoro a cercare un contatto diretto con lui: cosa che dovrebbe accadere oggi. La famiglia Tesoro ha espresso la volontà  di avviare un’analisi dei conti e di iniziare una trattativa. Cairo, dunque, apre la porta al dialogo e a una possibile trattativa, dopo aver parlato per telefono con Padovano. Quel Padovano: l’ex attaccante della Juve e del Genoa di Spinelli, che nel 2005, subito dopo il fallimento del Torino, fungeva da ds per i lodisti e per l’indesiderato (dai tifosi granata) Giovannone, che poi si piegò e cedette il neonato Torino a Cairo.

Per la tifoseria granata Padovano evoca sgraditi ricordi, tra violenze e drammatiche caccia all’uomo. Non stupisce che Cairo non abbia piacere di riconoscerlo quale mediatore, visto che appena 5 anni fa lo considerava un avversario conclamato. Lo stesso mediatore aveva avviato l’ipotesi Livorno. “E’ stato Padovano… dato che mi conosce bene… a mettermi in contatto con la famiglia Tesoro”, spiegava intanto Aldo Spinelli, ieri. Il patron della società  toscana, si dice sorpreso e preoccupato: “Per una volta che avevo trovato un acquirente coi soldi, ecco che spunta ‘sta brutta sorpresa! Speriamo che tornino a farsi vivi con noi, io voglio vendere il Livorno, sono disposto anche a fare uno sconto, non ne posso più del calcio. Però sono sconcertato, allibito, turbato. Avevo anche incontrato Savino Tesoro, perchè è lui che comanda in famiglia: e mi aveva detto che voleva regalare al figlio una squadra più importante della Pro Patria. Da settimane il mio commercialista dialogava con i professionisti della famiglia Tesoro: ha consegnato loro anche tutti i documenti necessari per valutare il Livorno. Ma poi leggo Tuttosport (di ieri, ndr) e scopro che questi vogliono il Toro: belìn, sono allibito! Non sento Tesoro e i loro mediatori da un po’, non vorrei che avessero veramente cambiato idea. Speriamo di no”.

A meno che tenere il piede in più scarpe, non sia funzionale per strappare il prezzo migliore, a Torino piuttosto che a Livorno. Il problema è che sempre ieri uscivano anche altre dichiarazioni di Antonio Tesoro: sul Tirreno, quotidiano toscano. “E’ stata aperta una trattativa con il presidente del Livorno e ora stiamo facendo delle valutazioni. Siamo agli inizi. Mi muovo di pari passo con mio padre. Ci siamo anche fatti dare i libri contabili del Livorno”. Si parla poi di richieste: Spinelli vorrebbe 20 milioni. “Non sarebbe un grosso problema – replica Tesoro -. Io e mio padre siamo ambiziosi, la Prima Divisione ci sta stretta e vorremmo tuffarci in una avventura più grande. Livorno è senza dubbio una piazza entusiasmante”. Ma non è finita. Perchè La Prealpina di Varese pubblicava, sempre ieri, dichiarazioni di Savino Tesoro, il padre, in cui si diceva, in sostanza: “Macchè Livorno, a noi basta e avanza la Pro Patria!”. Mentre nel primo pomeriggio Antonio Tesoro, il figlio, dettava un comunicato in cui si lanciava in smentite anche di rito: “Non c’è nessuna trattativa in corso, siamo concentrati sul futuro della Pro Patria. Per il Livorno si tratta di una cosa di due mesi fa, vecchia, che non si è concretizzata. Per quanto riguarda il Torino, non conosciamo nulla. Nè ci sarà  un disimpegno dalla Pro Patria, che vogliamo portare in B nell’arco di 3 anni”. Di sicuro un po’ di confusione c’蔦

Fonte: goal.com

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