2017

Juventus, no a Borussia Dortmund e Lione per Spinazzola: è un sacrificio

Pubblicato

su

Borussia Dortmund e Olympique Lione quasi allo scoperto per Leonardo Spinazzola sul calciomercato: no della Juventus. I bianconeri determinati a riprendere l’esterno dell’Atalanta a ogni costo

La Juventus dice no al calciomercato e sì a Leonardo Spinazzola, nonostante gli ultimi rumors piovuti dal cielo in questo fresco inizio di settembre. L’esterno dell’Atalanta, in prestito sino al termine della stagione ai nerazzurri, non è tornato alla base in coda ad un’estate decisamente molto caliente: i bianconeri avevano provato in tutti i modi a riprendere Spinazzola, che aveva fatto pressioni enormi pur di tornare a Torino. Alla fine però la volontà dell’Atalanta è stata più ferrea di tutto e la Juve, rispettosamente, ha di conseguenza scelta di lasciare il giocatore alla corte di Gian Piero Gasperini. Passato il treno bianconero però, negli ultimi giorni, per Spinazzola sono arrivati un paio di interessamenti: il primo, a quanto sembra, dei tedeschi del Borussia Dortmund, l’altro invece molto più concreto (e poi confermato) da parte dei francesi dell’Olympique Lione.

Alla fine, in ogni caso, la risposta della Juventus sarebbe stata comunque negativa. I bianconeri avrebbero detto di no alle avances francesi (leggi anche: Juve, senti Aulas: «Confermo: Spinazzola interessa al Lione») in maniera abbastanza netta. Lo stesso dicasi anche per il presunto interessamento del Borussia. Il rifiuto bianconero a lungo termine (vale da oggi alla prossima estate, quando Spinazzola sarà libero dal vincolo con l’Atalanta) non è casuale e, di certo, non banale: l’esterno, prodotto del vivaio juventino, poteva fruttare un’ottima plus-valenza sul mercato (nell’ordine della ventina di milioni di euro a quanto sembra) e rafforzare ulteriormente il bilancio juventino. Massimiliano Allegri però ha già scelto da tempo di puntare su Spinazzola da un po’ di mesi ormai: l’arrivo, ora solo rimandato, del giocatore non dovrebbe cambiare il finale di questa storia.

Exit mobile version