2017

Spinazzola all’Atalanta Store: «Adesso voglio l’Europa»

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Atalanta: Spinazzola parla dell’ottimo momento nerazzurro, tra possibile qualificazione all’Europa e futuro

Da Sassuolo al Sassuolo: un intero girone da protagonista e rivelazione di una squadra, l’Atalanta, che sta regalando spettacolo. E’ la storia di Leonardo Spinazzola, esterno classe ’93 di proprietà della Juventus, voluto fortemente da Gasperini a Bergamo: «E’ un maestro per me, e lo ringrazierò a vita. Il nostro rendimento più che positivo mi consente di far emergere con naturalezza le mie qualità. Ma non dimentico nemmeno Pierpaolo Bisoli, che a Perugia, la scorsa stagione, ha lavorato molto sulla mia crescita a livello mentale. E a Bergamo, infatti, sono venuto con un’altra testa». Sassuolo, per l’appunto. Da quel sei novembre, Spinazzola non ha più lasciato la fascia sinistra nerazzurra. E sabato sera, in uno stadio che va verso il tutto esaurito, proverà a trascinare i compagni verso l’Europa: «Affrontiamo una buonissima squadra, simile a noi per certi aspetti: hanno giocatori giovani e bravi tecnicamente. Ma dobbiamo guardare a noi: se daremo tutto, la vittoria non ci sfuggirà. Sassuolo senza motivazioni? Non hanno nessun obiettivo da raggiungere, ma non è per forza un vantaggio. Ripeto, comunque, che tutto dipende da noi, e le motivazioni che abbiamo sono importanti. L’Europa non è così vicina: lottiamo con grandi squadre come Inter e Milan e pensiamo a dare il massimo giornata dopo giornata».

«La testa – aggiunge il numero 37 della Dea sul possibile eccesso di entusiasmo dopo lo 0-5 di domenica – non è cambiata: né dopo la sconfitta con l’Inter né dopo la vittoria di Genova abbiamo avuto sbalzi di umore. A San Siro non potevamo essere noi, è stata una giornata no, contro i rossoblu, invece, hanno influito gli episodi: senza il rosso a Pinilla sarebbe stata un’altra partita. Con il Genoa la partita dell’anno? No, la trasferta di Napoli è indimenticabile». A livello personale, tutto sembra procedere al meglio: «Sì, ormai è un girone che gioco bene e con continuità, ma posso e devo crescere ancora tanto, perché ho diverse lacune da colmare. Nazionale? Non me l’aspettavo a inizio anno, ma è un punto di partenza. E’ più difficile confermarsi, senza dubbio. Juve nel futuro? Penso solo all’Atalanta, a cui sono legato da un altro anno di contratto. Da inizio anno lavoriamo al massimo per raggiungere questo obiettivo: siamo entrati nella fase calda e non ci vogliamo tirare indietro. Zero gol? Non importa, vogliamo l’Europa, con o senza gol di Spinazzola».

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