Hanno Detto
Spezia, Semplici: «Cresciuti nella mentalità, sugli infortunati…»
Le parole di Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, in vista della gara contro la Lazio. Tutti i dettagli
Leonardo Semplici ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Spezia-Lazio.
PAROLE – «Con i ragazzi abbiamo parlato di due partite, Firenze e domani, in cui voglio vedere quello di cui siamo capaci di fare. Non solo difensivamente o offensivamente, ma a livello di mentalità e abbiamo dato buone risposte. Poi è chiaro che quando giochi con queste squadre sai che devi soffrire, ma mi è piaciuto il fatto che abbiamo messo in pratica quelle che sono le mie idee e le nostre caratteristiche. Mi piace vedere una squadra ambiziosa, che non pensasse solo all’avversario, ma che avesse la volontà di fare un certo tipo di gara e ci siamo riusciti, con un risultato positivo. Rimane il rammarico per l’ultimo minuto ma penso faccia parte del percorso di una squadra che lotta per un obiettivo importantissimo. Siamo convinti e abbiamo dimostrato di valere, e questo deve darci fiducia per il prosieguo e la partita di domani, contro una squadra che sta attraversando un momento straordinario. Infortunati? Si è aggiunto Zurkowski, ma recuperiamo parzialmente Agudelo che ha fatto un allenamento ieri. Kovalenko si è allenato ma non è ancora al top, Reca ha fatto tutta la settimana ed è recuperato. Holm penso abbia finito la stagione ma ne parlerà la società. Mi piace pensare ai presenti e a mettere in campo la squadra migliore per fare una prestazione di valore, perché contro la Lazio serve questo. Faccio un appello ai nostri tifosi: stateci vicini, come sempre, che domani sarà una partita bella, straordinaria, da giocare, e io voglio giocarla. Non voglio aspettare che ci facciano male. Voglio aggressività, personalità. Abbiamo di fronte una squadra forte, ma sta a noi rendergli la vita difficile e far sì che la squadra approcci nel migliore dei modi, che in casa non sempre abbiamo fatto, e starà a noi fare questa cosa per fare una partita che secondo me è nelle nostre corde».