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Spezia, Platek: «Italiano? Non spendo neanche un minuto a parlare di lui»

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Philip Platek, patron dello Spezia, ha parlato a Il Secolo XIX della nuova esperienza alla guida del club ligure

Philip Platek, patron dello Spezia, ha parlato a Il Secolo XIX della nuova esperienza alla guida del club ligure.

SPEZIA – «Ci offrirono questa possibilità. Con mio fratello valutammo due cose soprattutto, che sono le stesse che oggi ci piacciono di più: la passione dei tifosi in Italia e le Cinque Terre. Gente e posti magnifici. All’inizio ero ansioso e timoroso di affrontare l’avventura, oggi la rifarei mille volte».

ITALIANO – «Non spendo neanche un minuto a parlare di lui, e in estate ho dialogato anche troppo con Barone e Commisso».

PRIMA DELLO SPEZIA – «Con il Genoa nel 2020, con emissari della Sampdoria più o meno a breve raggio, con un club italiano di B. Oggi abbiamo il Sonderisky in Danimarca, il Casa Pia in Portogallo, stiamo studiando altre situazioni. Cartagena? Bordeaux? Twente? Alcune trattative sono vere, altre non realistiche, ma sono in corso valutazioni».

THIAGO MOTTA – «Mi piace come lavora, come prepara la squadra. L’ho seguito passo dopo passo nella settimana delle gare contro Juventus e Milan, era infaticabile. Ha saputo trarre il meglio anche cambiando forzatamente 4 ruoli a giocatori».

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