Calcio italiano
Spezia, Nzola: «Lo scorso anno non mi riconoscevo e non riuscivo a reagire. Sogni? Salvezza e capocannoniere»
Mbala Nzola, attaccante dello Spezia, ha parlato del suo momento e della stagione ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Mbala Nzola, attaccante dello Spezia, ha parlato del suo momento e della stagione ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Le sue dichiarazioni:
«Non ero più io. Per la prima volta nella mia vita non riuscivo a reagire. Sembrava che ogni cosa andasse male. Mi chiedevo perché tutti ce l’avessero con me e non vedevo l’ora che finisse la stagione. Per voltare pagina, per ripartire, per scrivere un’altra storia. La mia storia. E adesso lo so: sono tornato. Colpe? Di sicuro un po’. Non voglio nascondere le mie responsabilità. Però non era tutto così nero, non era tutto così sbagliato. Certo, però non trovavo una chiave per reagire. Il morale era basso. Mi capitava anche di pensare che se ce l’avevano tutti con me magari un motivo valido c’era. Ero triste perché in campo non mi riconoscevo: era come se fosse tutto scritto, che qualsiasi cosa facessi non serviva. In estate: ho avuto tanti momenti per pensare, per conoscermi ancora meglio. Lo Spezia mi ha fatto capire che puntava su di me, il mister Gotti mi ha dato fiducia e a me basta davvero poco. Sono dimagrito, sono arrivato in ritiro già in forma, non come era accaduto alcune volte in passato. Volevo far vedere che ero pronto. Non sono rimasto per dimostrare qualcosa a chimi critica, ma per me e per lo Spezia. E in campo credo che si veda, non solo per i gol. Sogni? Io giocavo sempre col pallone, scappando di nascosto da mia mamma. Ma volevo fare il pompiere, non il calciatore. Ora voglio la salvezza dello Spezia e essere il capocannoniere della A».