Editoriale
Spezia tra Italiano, mercato bloccato e covid: un’estate da incubo
Estate senza tranquillità per lo Spezia che dopo la turbolenta vicenda Italiano e lo stop al mercato si ritrova nel totale incubo covid
Difficile immaginare un’estate più tormentata di quella che sta vivendo lo Spezia, piombato in questi giorni in piena ansia da covid. L’escalation degli ultimi tre giorni ha manifestato in tutto e per tutto la presenza di un pericoloso focolaio nel ritiro di Prato allo Stelvio che ha prodotto già una decina di contagiati tra giocatori e staff.
Inevitabile che la collaborazione con l’ASL di Bolzano abbia obbligato allo stop immediato degli allenamenti collettivi per lasciare strada alle sedute in forma individuale. Un grosso problema per una squadra che invece avrebbe bisogno di lavorare più delle altre per assimilare al meglio i dettami di Thiago Motta, oltretutto con un gruppo profondamente non troppo simile rispetto al passato.
Già, perché del vecchio Spezia rivelazione della scorsa Serie A non è rimasto tutto, anzi. A cominciare proprio dal condottiero, quel Vincenzo Italiano che dopo aver inizialmente accettato di prolungare la sua esperienza al Picco ha lasciato in braghe di tela il club per sposare il progetto Fiorentina. Una “fuga” decisamente poco gradita dalla società e soprattutto dai tifosi.
A maggior ragione perché su un roster da rivitalizzare si è abbattuta la scure della sentenza FIFA che ha bloccato il mercato spezzino per due anni. Una sanzione dovuta a irregolarità nei trasferimenti internazionali e al tesseramento di giocatori minorenni. Una clamorosa beffa per la famiglia Platek, proprietaria del club solamente da pochi mesi quando invece il periodo sotto la lente d’ingrandimento va dal 2013 al 2018. Al netto del ricorso in atto, un problema anche le tempistiche della vicenda.
Insomma, non esattamente il 2021 che la presidenza a stelle e strisce immaginava dopo aver colto i frutti della precedente gestione conquistando la salvezza. Con la speranza che questa estate da incubo finisca il più in fretta possibile.