2018

Serie A, ecco quanto i club hanno speso nel 2017 per i procuratori

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Serie A, quanto hanno speso le società e i giocatori nel 2017 per le commissioni ai procuratori sportivi? Trend in calo rispetto al 2016: comanda la Juve, in ascesa Roma e Milan, il netto cambio di rotta dell’Inter

Trend in calo a livello generale per i compensi delle società versati ai procuratori. La Serie A frena rispetto al dato dello scorso anno, come è possibile evincere dalle informazioni pubblicate dalla FIGC. Da quando la FIFA di Blatter nel 2015 decretò la deregulation, abolendo la figura dell’agente, i vertici del calcio mondiale si presero l’impegno di rendere pubblici i costi del mercato e le vere spese per le transazioni. E si è adeguato anche il mondo del calcio italiano. Ogni anno la Federcalcio, come ha fatto nella giornata di ieri per quel che riguarda il 2017, pubblica sul proprio sito, alla sezione ‘Trasparenza’ i corrispettivi comunicati dai club di Serie A e dai giocatori a titolo di servizi resi dai procuratori. Che, nello specifico, riguardavano i dati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017.

Bene, cosa dicono questi dati? Per quel che riguarda i compensi resi dalle società per i procuratori sportivi nel 2017 sono stati versati 138 milioni di euro, per la precisione 138.071.758, 09 di euro (qui il bilancio ufficiale). Dati che devono anche essere aggregati ai 10.526.411.55 di euro versati dai calciatori professionisti tesserati in favore dei servizi resi dai Procuratori sportivi (consultabile qui). Trend in calo per quel che riguarda i soldi versati dalle società: una contrazione del 28% rispetto al 2016, visto che nel 2017 sono stati versati 55 milioni in meno ai procuratori rispetto ai 193 milioni del bilancio precedente. Comparato all’Inghilterra, lo stesso periodo di paragone invece porta a un +20 per cento di commissioni delle società inglesi nei confronti degli agenti.

Quali sono le società di Serie A che spendono di più per i procuratori? In vetta resta la Juventus con oltre 42 milioni di euro, ma comunque in netto calo del 18% per cento rispetto al bilancio precedente. Una spesa su cui ha inciso sicuramente le operazioni di calciomercato per Douglas Costa e Bernardeschi, idem per quel che concerne il ricco rinnovo di Dybala e la rateizzazione dell’affare Pogba. Al secondo posto troviamo la Roma con 22,9 milioni di euro, in netta ascesa rispetto agli 8,7 milioni di euro dell’anno precedente. Chiude il podio il Milan con 21 milioni, in salita del 35% e chiaramente spiegabile con gli oltre 220 milioni e passa di euro per la precedente campagna acquisti. Da notare il netto cambio di rotta dell’Inter dopo le lezioni Gabigol e Joao Mario: i nerazzurri hanno devoluto appena 3 milioni di euro per i compensi ai procuratori sportivi, un calo record dell’87% rispetto ai 23 milioni spesi nella scorsa stagione.

Il report della FIGC, che rende pubblici ogni anno bilanci e budget nell’ottica della massima trasparenza, ha svelato le spese di società e calciatori professionisti per i procuratori sportivi nel 2017. Da cosa son composti questi numeri? Il dato aggregato unisce sia le percentuali sugli ingaggi che le società pagano per i procuratori, sia gli onorari per intermediazioni sui trasferimenti. Un dato aggregato che però fornisce solamente i totali spesi dai club salvo eventuali e successive modifiche contrattuali e/o mancato avveramento condizioni. Non fornisce, dunque, e questa forse è l’unica pecca, l’entità dei singoli rapporti tra le società e i procuratori. Una mancanza che impedisce di valutare i pesi specifici dei singoli procuratori e che, restando nel vago, non ottiene l’effetto di disincentivare eventuali atti illeciti.

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