2018
Spalletti tra Toro e derby: «Miranda in dubbio. Gol annullato a Icardi? Mi rifaccio a quanto detto da Rizzoli»
Alla vigilia della trasferta di Torino, Spalletti mantiene le incertezze sulle condizioni fisiche del difensore brasiliano e ritorna sul gol annullato ad Icardi
La cura sembra trovata. L’Inter è uscita dal periodo difficile, si è ripresa ed è tornata a correre verso la Champions League. Ora i nerazzurri sono chiamati alla sfida contro il Torino per ingranare la sesta e consolidare il piazzamento Champions. Reduce da cinque risultati consecutivi (peraltro senza subire gol), il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti chiede di mantenere alta la concentrazione contro un avversario in salute, che viene da due vittorie e altrettanti poker: «Le partite è dall’inizio dell’anno che sono ostiche, per quanto riguarda il Torino ho sempre fatto un po’ di difficoltà ad affrontarlo. Sono abituati per tradizione a lottare». Spazio anche al derby, con il gol annullato ad Icardi che non convince a pieno il tecnico toscano: «Il gol annullato ad Icardi? Mi ricordo quando Rizzoli ci disse che c’è un margine di tolleranza di centimetri. Io mi attengo a quelle parole, non commento altro».
Spalletti analizza anche come la sua squadra sia riuscita ad riemergere dal periodo negativo: «Ora sono contento, mi piace più di prima l’Inter. Provo gusto ad allenarla anche in ottica futura. Ora siamo una squadra totale nelle potenzialità che evidenziamo. Siamo una squadra che può ambire a fare qualcosa di importante. Siamo riusciti ad uscire dal nostro periodo difficile da soli. Sono stati gli stessi giocatori a trovare la cura. Non hanno mai perso la bussola, hanno sempre trovato la loro strada».
Poi qualche nota sulla formazione con il principale dubbio da sciogliere rappresentato da Miranda:«Miranda? L’ho convocato perché può giocare ma va valutato di momento in momento. Valuteremo di volta in volta. Belotti un buon test per la nostra difesa? Sarà un test difficile, così come Iago Falque che conosco bene, e Ljiaic. Belotti ha veramente la stoffa del bomber e del campione. Ci sarà da lavorare sia singolarmente che di reparto per arginarlo».
Infine la lotta Champions, che da qui alla fine diventerà infuocata: «Non sarà una cosa sola a decidere la corsa per i primi 4 posti. Ci sono diverse insidie che possono crearsi. Noi non vogliamo la strada libera, ma vogliamo avere una forza per mettere da parte qualsiasi cosa si possa mettere di fronte a noi».