2018

Spalletti non ci sta: «Sconfitta immeritata, perché ce la devono imporre?»

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Le parole di Luciano Spalletti al termine di Inter-Juve, match vinto 3-2 dalla squadra bianconera grazie ad un gol di Higuain al 90esimo

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, al termine della gara persa 3-2 nel finale contro la Juventus, ha parlato così ai microfoni di Premium Sport: «L’arbitraggio di Orsato? Non sono nelle condizioni di valutare, dal mio punto di vista sarebbe difficile. Viste così non è sembrato che ci sia stato equilibrio nella gestione di alcuni momenti, poi tutto è dipeso da quello che ha visto lui. Cosa non ha funziona nell’Inter? Abbiamo perso perché eravamo in inferiorità numerica e abbiamo speso tante energie. Poi il 2-2 è arrivato in modo rocambolesco: la squadra avrebbe meritato un esito più fortunato. Perché ho sostituito Icardi? C’erano diversi affaticati, in quel momento mi ha detto che non aveva problemi, ma dovevamo gestire la gara in fase difensiva e mantenere una certa struttura sulle punizioni e gli angoli. Con Santon pensavo di riuscire ad alzare la squadra. Da dove bisogna ripartire? Si tratta della cosa più semplice. Abbiamo giocato una grande partita, bisogna dire questo alla squadra. Naturalmente dobbiamo smaltire l’amarezza, ma la sconfitta non è meritata. Perché allora ce la devono imporre?»

L’allenatore nerazzurro ha continuato: «Se ho detto alla squadra di alzare il baricentro nel secondo tempo? In queste situazioni la linea difensiva diventa fondamentale. Loro stavano giocando con 3 punte e noi eravamo in inferiorità numerica, quindi diventa complicato capire se bisogna scalare con i terzini, oppure andare terzino contro terzino, col difensore centrale che va sulla loro punta esterna. Ciò che comunque può fare la differenza è provare a stare alti con la squadra più corta, rischiando poi in difesa. Cosa volevo dire con “Ce lo devono imporre”? Che è difficile fargliela accettare, ai calciatori vanno dati meriti. Questa gara vale tanto per l’ambiente e anche per me. Per smaltirla non ci vorrà una notte come le altre partite. Ci vuole un po’ di più, puoi portartela dietro per tutte le altre gare. Poi alcune cose non si comprendono…non doveva terminare così. Cosa dico ad Icardi? Che la gara doveva finire in maniera differente. Naturalmente si rimane male, perché non è che i calciatori non abbiano sentimenti per il loro lavoro, la carta di credito non c’entra nulla. Loro lavorano e vogliono dare gioie ai tifosi che ci sostengono in ogni partita». 

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