2016

Spalletti: «Roma è casa mia. Chievo? Nel primo tempo è mancata cattiveria» | Sky Sport

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E’ molto soddisfatto Luciano Spalletti al termine di Roma – Chievo Verona, gara vinta 3-1 dalla formazione giallorossa: ecco le sue parole

Dopo lo stop contro la Juventus la Roma è tornata a vincere: 3-1 in rimonta sul Chievo Verona nel match valido per la 18^ giornata di Serie A. Ecco le parole di Luciano Spalletti a Premium Sport: «E’ una vittoria meritatissima: conta poco che abbiamo subito gol, abbiamo macinato dal 1’ al 90’, vanno fatti loro i complimenti. Era una gara a rischio per la sconfitta precedente, per il pericolo della partenza per le vacanze, ma ho visto una Roma determinata che voleva portare a casa i tre punti. Fattore Olimpico? E’ sempre casa nostra, sempre sotto metà di quella curva che ci incita dall’inizio alla fine e che insieme a noi vuole vincere».
CONTINUA SPALLETTI«Sono andato a ringraziare i tifosi: lo spicchio che aiuta e che canta dà un aiuto, uno stimolo, dà la forza. L’importante è che la Roma vinca le partite, che giochi buon calcio come fatto oggi: senza pause, con personalità e qualità. Nel primo tempo si era complicata, abbiamo sbagliato delle cose in cui bisogna metterci quel qualcosa in più ma la squadra ha fatto benissimo, ha creato tante occasioni. La difesa del Chievo è ottima, Maran ha fatto un lavoro stratosferico. Acquisti per gennaio? La società vedrà in base alle situazioni di partenza: Salah andrà via, qualche giocatore sarà scontento perchè ha giocato poco, come Iturbe».

LE PAROLE DI SPALLETTI A SKY DOPO ROMA vs CHIEVO VERONA – Queste invece le dichiarazioni di Spalletti a “Sky Sport“: «Abbiamo fatto gioco, abbiamo fatto belle giocate in velocità, siamo stati un po’ meno cattivi nel primo tempo rispetto al secondo e non siamo riusciti a far gol e loro quando hanno ribaltato l’azione hanno fatto gol ma nel momento difficile abbiamo tirato fuori il carattere e la cattiveria che potevamo anche avere nel primo tempo. El Shaarawy? Ha fatto una bellissima partita ma in alcuni momenti, nella determinazione nei contrasti o nel momento di fare una corsa in più per aiutare i compagni, viene un po’ meno. Stasera sono stati fuori Perotti, Totti e Iturbe, ogni tanto bisogna fare delle scelte e ogni tanto le azzecchiamo. Numeri? Noi pensiamo sempre al lavoro della Juventus, una squadra fortissima, davanti anche a Real Madrid e Barcellona, è la più forte. Noi cerchiamo di avvicinarci cercando di vedere come è fatto quel mondo lì ma non ci riusciamo però il nostro lavoro non va buttato. Rinnovo? In questa situazione romana mi sento a mio agio, è casa mia. Strategia di comunicazione? Non arrivo a tanto. Le cose cambiano velocemente nel calcio e ogni tanto si fa l’inventario della situazione e si guardano gli elementi. A Roma se non si vince si vive male e noi ne abbiamo necessità. Il rinnovo lo firmerò, nel caso, a due mesi dalla fine della stagione per essere chiaro con la società. Abbiamo fatto una buona partita, il rischio era che nelle loro verticalizzazioni improvvise, perché loro vanno dritto per dritto, cercano subito i due attaccanti. Sul gol e sull’altra situazione pericolosa nel primo tempo, una punta è andata sulla bandierina, Peres doveva arrivare a fare il quarto di difesa, una volta ci è arrivato, l’altra no. I tre centrali hanno fatto bene il loro lavoro, soprattutto nel secondo tempo. Loro sono una delle migliori difese del campionato e questo avvalora di più la prestazione dei professionisti della Roma».

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