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Spalletti masochista: non convocare Icardi è un errore clamoroso

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La scelta di non convocare Mauro Icardi per la partita contro la Lazio può rivelarsi letale: le scelte in attacco sono limitate

Buonsenso. Quello che è mancato terribilmente nella lunghissima vicenda tra Mauro Icardi, l’Inter e Luciano Spalletti. A farne le spese, ovviamente, la squadra. Fuori in malo modo dall’Europa League e conseguente flessione in campionato. Poi il derby che ha rilanciato le ambizioni di Champions dell’Inter e ha portato un po’ di sereno all’ambiente. Ma la prova del 9, è il caso di dirlo, arriva ora. Icardi è tornato in gruppo, si è allenato con il resto della squadra per tre giorni e come testimoniano le immagini circolate sui social, sembra essere scoppiata la pace tra l’ex capitano e i suoi compagni. Ma Spalletti non lo convoca.

L’ha detto forte e chiaro in conferenza stampa: «Ritengo giusto che domani Icardi non sia convocato». Poco importa dell’emergenza in attacco (Lautaro infortunato e Inter senza vere prime punte). Icardi non è ancora pronto. Verità o Spalletti si è legato al dito il rifiuto dell’argentino alla convocazione per la partita contro il Rapid Vienna a febbraio? Conoscendo l’ex tecnico giallorosso, propendiamo più per la seconda ipotesi ma non è detto che Icardi realmente non abbia recuperato totalmente dall’infortunio. Come sempre, comunque, il buon senso non ha trionfato neanche questa volta. L’Inter si presenterà a San Siro nello scontro diretto contro la Lazio con una punta adattata (Keita) e senza veri ricambi in panchina.

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