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Inter, conferenza Spalletti: «Tra Icardi e Lautaro non cambia molto»

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Spalletti sul trionfo dei nerazzurri in Europa League: «L’Inter favorita insieme ad altre cinque o sei squadre»

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League tra Inter e Rapid Vienna a San Siro.

SULLA DIFFERENZA TRA ICARDI E LAUTARO – «Non cambia molto. Certo finalizzatori come Icardi ne esistono pochi, come striker di manovra deve migliorare. Aspetto più presente in Lautaro. Sottolineo comunque la crescita collettiva».

SULLA CRESCITA DEL’INTER – «Le attenzioni maggiori che hanno fatto la differenza. Hanno difeso il terzo posto e se andremo agli ottavi bisognerà mettere in evidenza la qualità anche di chi gioca meno. Per noi è fondamentale perché il risultato è figlio di questi particolari. Infortuni e squalifiche limitano e avere il supporto di giocatori come Candreva è importante»

SULL’INTER FAVORITA PER L’EUROPA LEAGUE – «Come altre cinque o sei. Non ci sono favorite, c’è un pacchetto di squadre che possono vincere e noi ci siamo dentro. Le prossime gare vedranno se siamo in grado di mantenere le aspettative che questi colori hanno. Vogliamo andare fino in fondo»

SULLA ROSA DINAMICA – «Dipende dal fatto che i calciatori vogliano fare sempre cose diverse. Grandioso per me lavorare con gente che ha questa mentalità».

SUL RECUPERO DI ICARDI – «Aspettiamo il programma del dott. Volpi»

SU COSA NON DOVRA’ FARE L’INTER CONTRO IL RAPID VIENNA – «Il secondo tempo d’andata. Dopo il gol abbiamo trovato scioltezza, ma dobbiamo stare attenti perché so cosa vuol dire vincere a Mosca. Ripeto hanno personalità e qualità. Dobbiamo ancora qualificarci».

SU COME NON PERDERSI NUOVAMENTE – «Queste cose non si risolvono con i like e con le chat, ma con lo stare insieme. Diventa tutto vero così e in questo caso se ci si ricorda come si faceva una volta tutto diventa più facile. Si dicono e fanno le cose che ci sembrano giuste. A me non è riuscito sempre di essere giusto ma ci ho messo tutta l’attenzione possibile. Tento sempre di farlo, senza andare a spezzettare troppo. La mia è una squadra che sa ragionare e prendere notizie dalle competenze che servono, dalle regole che vogliono correttezza. Fondamentale per lavorare bene, tutti dobbiamo rendere conto professionalmente a qualcuno. Noi dobbiamo soprattutto dare conto ai nostri tifosi».

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