Con la Roma fuori anche dalla Coppa Italia, il futuro di Luciano Spalletti sembra sempre più lontano dalla Capitale

Arrivano le prime dichiarazioni dopo la sfida tra Roma e Lazio che ha dato il pass per la finale alla compagine di Inzaghi. Spalletti ha detto la sua a Rai Sport: «Vedremo se questa sfida avrà delle ricadute, bisognerà lasciar scorrere il tempo. E’ chiaro che la sconfitta ci dispiaccia, ma non possiamo pensare al passato dobbiamo prepararci per il futuro. La Roma ha fatto abbastanza bene in generale, ma bisogna essere più reattivi se si viene da un’andata con 2 gol al passivo. La Lazio ha marcato il cartellino alla prima volta che è venuta fuori, dopo abbiamo concesso anche degli spazi, come in occasione del secondo gol. Bisogna sempre prendere atto del verdetto del campo e poi naturalmente andare a fare delle analisi tenendo conto di tutti gli elementi e del lavoro fatto. Abbiamo fatto tanti numeri, ma sbagliando quei due appuntamenti importanti. Siamo usciti per poco: all’andata non era andata male, stasera subire gol ci ha condizionati psicologicamente. Però secondo me il lavoro fatto rimane: la Roma è una buona squadra. Io via? Ho il mio destino tra le mani, dipende da me. Penso di averlo messo tra le mani dei miei calciatori, non in quelle degli avversari. C’è un importante lavoro da fare in queste restanti 8 partite, tenendo in considerazione l’ottima posizione che occupiamo in classifica. Quest’anno siamo insieme al Napoli, a cercare di ridurre il gap dalla Juve. È segno, complessivamente, che il lavoro è stato fatto. Adesso dovremo essere bravi a non farci rubare energie da questa sconfitta. Il mio futuro è fare al meglio in queste partite. Io sono stato al gioco, ho reso partecipi i giocatori del pensiero di essere forti e di poter vincere. Siamo stati sfortunati stasera, come contro il Lione, ma non abbiamo colto le opportunità. E dove sta il problema? Anche il tecnico deve prendersi le sue responsabilità. La qualificazione l’abbiamo persa subendo il secondo gol all’andata».