2014

Spagna, Del Bosque: «Italia avversario rognoso, ma quel 4-0…»

Pubblicato

su

Il ct spagnolo: «Mi chiedete di Costa, ma Osvaldo è nato in Italia?»

DEL BOSQUE SPAGNA NAZIONALI – Domani sera Vicente Del Bosque sarà impegnato con la sua Spagna al Vicente Calderon per l’amichevole contro l’Italia. Lo stesso Del Bosque è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e ha dichiarato: «Mi chiedono di Diego Costa ma non è lo stesso per Osvaldo, che non è nato in Italia ma gioca nell’Italia? L’argomento è superato ormai. Costa ha i requisiti legali e tecnici per giocare con noi, ha caratteristiche diverse dagli altri e con l’Atletico Madrid sta facendo bene».

ORIUNDI – «Ci fa piacere avere uno come Diego Costa. E comunque va ricordato che può giocare contro l’Italia e poi andare al Mondiale col Brasile. Il regolamento non gli permette di approdare a una terza nazionale, ma visto che quella con l’Italia è un’amichevole potrà sempre cambiare idea, non è vincolante questa gara per Costa. Borja Valero? lo conosco perfettamente da quando era ragazzino. La Fiorentina l’ho vista spesso di recente e poi lui è già venuto con noi. C’è una gran concorrenza a centrocampo, è difficile entrare»

CONVOCATI – «Callejon sta facendo bene, può esser chiamato. Questa lista non è definitiva, vale solo per la partita con l’Italia. Però, ripeto, abbiamo problemi seri per riuscire a fare un gruppo con tutti i giocatori che abbiamo. Llorente non è stato convocato ma nemmeno Soldado, Villa o Torres. Non è facile. Per Fernando l’importante è che abbia superato tutto ciò che è successo a Bilbao e ora giochi con continuità alla Juventus.  Lui è contento, il club anche, bene così. Lo apprezziamo molto, stia tranquillo»

ITALIA – «L’Italia è un rivale che ha ci ha sempre messo in difficoltà, soprattutto per ciò che riguarda la nostra fase difensiva. Penso all’apertura del campo con Maggio e Giaccherini, alle incursioni centrali di De Rossi, Montolivo o Marchisio, alla tecnica di Balotelli e Cassano o alla regia di Pirlo. Le idee degli azzurri ci hanno creato complicazioni, in Polonia non solo ci segnarono l’unico gol preso in tutto l’Europeo da Casillas ma ci fecero male. La finale vinta 4-0 è la miglior partita della mia gestione».

ITALIANI – «Serie A? Mi piace vedere lo stadio della Juventus che sta meglio di come stava prima, è più gradevole. Per il resto ora il calcio non è quello di un tempo. Il futbol si è globalizzato e si è mischiato. Balotelli? Un giocatore decisamente singolare. Capace di tutto e di niente. Ha grandissime qualità e mi fido dei colleghi, se PRandelli continua a chiamarlo vuol dire che è un bravo ragazzo. Ancelotti? Non entro nel merito ma è un uomo chiave al Real Madrid, nessun dubbio».

Exit mobile version