2020
Spadafora: «Strada per la ripresa della Serie A sempre più stretta. Sulle parole di Lotito…»
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto ai microfoni di Omnibus su LA7. Ecco le sue parole sull’eventuale ripresa
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto ai microfoni di Omnibus su LA7. Ecco le sue parole sull’eventuale ripresa e sulle polemiche che si sono create negli ultimi giorni:
«Ad oggi sono in corso i contatti tra il comitato e la FIGC, che aveva presentato un protocollo ma non ritenuto approfondito dal comitato tecnico scientifico. Ho sempre detto che la ripresa degli allenamenti non vuol dire riprendere il campionato. Se non si vuole l’incertezza allora si può scegliere la linea della Francia».
RIPRESA – «Il sentiero della ripresa è sempre più stretto, ma i calciatori devono riprendere gli allenamenti. I presidenti? Devono pensare a riprendere in sicurezza. Le decisioni che stanno prendendo anche in Francia potrebbe indurre l’Italia a seguire una linea europea».
ALLENAMENTI INDIVIDUALI – «Lotito? Spero in un pizzico di ironia. Non potevamo riprendere lo sport per tutti, dovevamo pensare ad altri sport oltre che al calcio. Avevamo un’indicazione ben precisa: dovevamo usare un criterio. Lo abbiamo attuato così perché parliamo di un numero minore di sportivi. Non lo abbiamo esteso al calcio perché il protocollo non è stato sufficiente. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere una sorpresa, mi aspetto una maggioranza che richiederà lo stop».
RISCHIO 0 – «Io condivido l’analisi. Non cerco il rischio 0, non possiamo cercarlo nemmeno come Italia. Il calcio produce un fatturato e paga tasse allo Stato, sarei un folle a demonizzarlo. Bisogna fare tutti dei passi avanti, non si può avere fretta. Da parte di alcuni si sta pensando soltanto a salvare le squadre. Se non ci sarà la sicurezza anche il campionato di serie A dovrà fermarsi».
PORTE CHIUSE – «Se dovesse riprendere il campionato sarà soltanto a porte chiuse, ma in una squadra di calcio non ci sono solo le squadre in campo, ma tutto lo staff intorno. Ricordiamo che chi è sceso in campo poi sono stati osservati 15 giorni di quarantena. Inutile fare pressioni sul Governo, decideremo quando ci saranno le condizioni e le indicazioni del comitato medico-scientifico».