2017
Milan: perché la “defenestrazione” di Sousa può spiegare quella di Montella
Milan, Sousa fuori dalla lista dei candidati alla panchina rossonera per questioni caratteriali: questo può dire molto anche sulle motivazioni del possibile esonero di Montella
Non è carino, ma è il calcio: mentre Vincenzo Montella si gioca la panchina e, probabilmente, anche una porzione abbondante della propria carriera da allenatore, provando a vincere giovedì contro l’AEK Atene e quindi contro il Sassuolo in campionato, filtrano ancora voci sul suo possibile sostituto in caso di esonero. Le ultime vedono decisamente favoriti l’attuale tecnico della Primavera Gennaro Gattuso e Walter Mazzarri tra gli altri (leggi anche: Milan, ultimatum Montella: i possibili sostituti), mentre sarebbero in netto calo le quotazioni di Paulo Sousa, ritenuto invece fino a pochissimi giorni fa il candidato numero uno per la panchina rossonera. Secondo quanto riferito ieri da Sky Sport il portoghese sarebbe ritenuto dalla dirigenza milanista poco idoneo al ruolo per questioni caratteriali. Tradotto: l’ex Fiorentina sarebbe un allenatore troppo poco di polso per raddrizzare lo spogliatoio milanista in questo momento di crisi nera.
Candidato molto più affidabile, unicamente in quest’ottica, sarebbe dunque Gattuso, non a caso quotato come possibile traghettatore da qui a fine stagione. Al di là delle voci di rito, tuttavia, le indicazioni che filtrano dall’ambiente rossonero sembrano dire anche altro… Prima di tutto che Sousa è, almeno nelle idee di Marco Fassone e Massimo Mirabelli, evidentemente ritenuto come un tecnico di pochissima sostanza caratteriale: un allenatore senza attributi, se così volessimo vederla. Soprattutto però l’indicazione che si può evincere dalle veline ufficiose di Casa Milan è un’altra: se ai rossoneri serve un tecnico di carattere è perché un tecnico di carattere, adesso, non c’è. Che l’idea della dirigenza rossonera, rispetto a Montella, sia quella di un tecnico incapace di tenere per mano le diverse anime dello spogliatoio? Alcuni tifosi lo pensano: vedremo se saranno dello stesso avviso Fassone e Mirabelli.