Francesco Graziani è soddisfatto per il sorteggio della Roma nelle semifinali di Champions League, lui che contro gli inglesi ha perso una finale nel 1984

Quando Giorgio Marchetti ha decretato Liverpool-Roma come seconda semifinale di Champions League, il pensiero di molti giallorossi e non solo, è corso al 1984 quando allo Stadio Olimpico di Roma, Ian Rush e compagni vinsero la Coppa dalle grandi orecchie proprio contro la Roma, battendo i giallorossi ai rigori. Bruno Conti e Francesco Graziani furono gli unici che sbagliarono il loro penalty, decretando la vittoria inglese. Proprio l’ex granata è intervenuto ai microfoni di RMC Sport negli istanti successivi al sorteggio, tornando a quella maledetta serata: «Prima della partita di ritorno voglio ritirare il rigore a Bruce Grobbelaar. Ci penso sempre, nella vita ci sono cose belle e meno belle. Avrebbe arricchito una bacheca ma quando sbagli un rigore hai sempre la sensazione che hai penalizzato tante persone che volevano vincere».

Un paragone tra la sua Roma e quella attuale: «Sono entrambe forti, tecniche, oggi si gioca più veloce. Manca un Bruno Conti oggi, dove c’è più atletismo. La Roma può battere questo Liverpool. Lo volevo per la rivincita e poi perché tra le tre che c’erano, era la più debole. Bayern Monaco e Real Madrid sono le più forti. Con loro ce la possiamo giocare alla pari. Anche con il Barcellona avevamo poche possibilità ma siamo passati, quindi nel calcio tutto è possibile». E una breve battuta su Edin Dzeko, mattatore del quarto di finale contro il Barcellona: «Cosa gli consiglierei? Di continuare a metterci entusiasmo e spirito di sacrificio, che fa la differenza. Dovrebbe mettere più cattiveria. Ma in Champions quest’anno la Roma è andata avanti proprio grazie a lui».