E sulla Juventus: «Vogliamo vincere, possiamo farcela»

La sfida contro la Juventus è una partita sentita per Stefano Sorrentino, scartato dal settore giovanile bianconero, passato poi al Torino, dove ha avviato la sua scalata. Ma ha sfiorato la Juventus altre volte il portiere del Palermo: «Ma sempre come vice Buffon. La prima quattro anni fa prima che arrivasse Storari. E poi quest’inverno quando lo stesso Storari pareva andare al Sassuolo. Ci sarei andato per una scelta di vita. A Torino vivono le mie tre figlie e per questo non mi sarebbe dispiaciuto tornare a casa e stare più vicino a loro. Ma sotto l’aspetto agonistico è meglio così. Sto in una squadra ambiziosa e gioco con continuità. Non mi ci vedo seduto in panchina per l’eternità anche se rispetto chi lo fa. Stare dietro a Buffon le possibilità di giocare sarebbero nulla», ha dichiarato Sorrentino ai microfoni di Tuttosport.

L’IMPRESA – L’estremo difensore rosanero, convinto che la Juventus abbia già lo scudetto in tasca, è fiducioso circa le possibilità di vittoria contro i bianconeri: «Possiamo vincere. Sarebbe fantastico. Stiamo facendo un ottimo campionato e il successo contro i campioni d’Italia sarebbe la classica ciliegina sulla torta. Non sarà facile ma ci proveremo con tutte le nostre forze. A livello psicologico siamo tranquilli, quindi nelle migliori condizioni possibili per tentare l’impresa». 

IN EUROPA – Ma l’allungo sulla Roma non farà distrarre la squadra di Allegri secondo Sorrentino: «E’ gente che non molla mai niente, credetemi. Se non gioca uno ti ritrovi contro uno più forte. La speranza è che si risparmino qualche gol per Dortmund. Ce la faranno? Sì, certo. Il vantaggio è minimo ma i bianconeri hanno la possibilità di segnare anche in Germania. Saranno i giocatori più rappresentativi a dare la svolta: Buffon, Chiellini, Pirlo se recupera, Pogba e Tevez. Potrà andare lontano e giocarsela con tutti, la qualità non manca. La Juve e le cinque italiane in Europa League stanno dimostrando che noi ci siamo. Avanti così». 

I TALENTI – Sorrentino ha parlato poi delle insidie: «Prima guarderò il filmato che ogni settimana presenta Iachini sui prossimi avversari. Poi, sì, mi concentrerò sulle caratteristiche dei tiratori juventini. Pogba non è l’unico. Ci provano tutti: Marchisio, Vidal, Pereyra, gli attaccanti. Un bel casino. Tevez? L’argentino è uno tra i dieci giocatori più forti al mondo. Un top. Dovrò fare molta attenzione, seguirlo anche quando non ha il pallone». Di sicuro il Palermo può contare su due gioielli: «Dybala, già. Un giovane che nel giro di pochi anni diventerà un fuoriclasse assoluto. A fine anno andrà in un club che gioca in Champions e crescerà ulteriormente. Ha il contratto in scadenza nel 2016 e penso che a fine stagione ci lascerà. Intanto si può togliere altre soddisfazioni con noi. Vazquez? Si tratta di un altro potenziale fuoriclasse, uno che con una giocata improvvisa può cambiare il volto della partita in qualunque momento. Però lui resterà con noi visto che ha appena prolungato il contratto». 

L’AMBIENTE – Il portiere, che ha negato un eventuale premio da parte del Palermo per battere la Juventus e che ha annunciato di voler giocare fino a 40 anni, ha parlato poi del rapporto con Iachini e Zamparini: «Sono stato con lui al Chievo e ci siamo tolti tante soddisfazioni. Adesso stiamo facendo altrettanto qui a Palermo. E’ un grande lavoratore, studia e pensa calcio 24 ore al giorno. Qui sta dimostrando il suo valore. C’è stato un momento difficile all’inizio quando ha rischiato l’esonero. Siamo andati in ritiro punitivo e tutti noi, a partire da me e Maresca che siamo gli anziani, ci siamo stretti attorno a lui. E col gruppo abbiamo superato il momento difficile. Zamparini? Carismatico, gran intenditore di potenziali campioni. Guardate quelli che sono passati da qui».