2014

Sol Campbell: «Calcio italiano conservatore e tattico con due eccezioni»

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L’ex difensore dell’Arsenal affronta vari temi: dal razzismo nel mondo del calcio alla politica

Sol Campbell, ex difensore dell’Arsenal e della nazionale inglese (73 le presenze con la maglia dei Tre Leoni) ha appeso le scarpe al chiodo nel 2012 è tornato alla ribalta negli ultimi mesi per la sua lotta al razzismo e oggi ha parlato di questo e molto altro in un’intervista rilasciata ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“: «Negli ultimi trent’anni ci sono stati enormi progressi. La Gran Bretagna si sta impegnando molto, ma il problema rimane. Ad esempio, per un nero allenare è molto difficile: quanti ne vede in circolazione?»

LA POLITICA E IL RAZZISMO – Per Campbell il razzismo è una piaga mondiale ma l’ex difensore dei gunners è ottimista e spera vivamente che in futuro questi problemi possano essere risolti. Campbell conferma quanto aveva detto a marzo («fossi stato bianco avrei avuto la fascia da capitano in nazionale per 10 anni») «ho visto passare davanti gente che aveva meno titoli di me» ed è pronto a sostenere i conservatori che vogliono porre limiti all’ingresso degli stranieri e hanno un’anima antieuropeista «In Europa è la Merkel che impone le direttive. Io penso che si debba trovare un compromesso, altrimenti l’Unione rischierà di saltare».

UN PO’ DI CALCIO – Sol Campbell però non dimentica il passato e dice la sua su Mario Balotellinel calcio bisogna usare la testa») ma anche sul calcio italiano («un calcio conservatore e tattico, con 2 eccezioni: Juve e Roma»). Per Campbell attualmente è Cristiano Ronaldo il miglior giocatore del mondo («Messi lo era fino a due anni fa»), i più importanti della Premier sono Fabregas e Cahill e il miglior allenatore è l’italiano Ancelotti «Ha tante doti, una su tutte: l’equilibrio. Non perde mai la testa», a differenza di Mourinhoun enigma»). Chiosa sul futuro: «vorrei avere una possibilità di allenare una squadra. In Olanda o Belgio, dove sono più aperti di mentalità»

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