2020
Simone dispiaciuto: «Boban una grossa perdita, ora Milan devi prendere Icardi»
Marco Simone ha parlato a 360° della stagione del Milan: queste le parole dell’ex giocatore rossonero alla Gazzetta dello Sport
Marco Simone ha parlato a 360° della stagione del Milan toccando diversi argomenti caldi in casa rossonera. Queste le parole alla Gazzetta dello Sport.
BOBAN – «È una perdita immensa. Troppo superficiale e banale liceNziarlo a causa di un’intervista non gradita. Credo che l’abbiano usata come un pretesto, era qualcosa di già pianificato. Quando scegli due personaggi come Boban e Maldini, sai in partenza il peso che hanno. Mentre loro sanno cos’è il Milan e come va gestito. Chi li ha scelti doveva continuare con loro, insieme. Erano le prime due pietre importanti per ripartire. Così come sul campo occorreva ripartire da Gattuso. Quando lo sentivo parlare, si sentiva il Milan. E in ambienti come quello rossonero certe cose bisogna “sentirle».
BONAN 2 – «Se gli affidi un ruolo decisionale non puoi pensare di scavalcarlo. Poi magari non condividi e decidi tu che sei più alto in grado. Ma se lo scavalchi gli fai perdere credibilità. Conoscendolo, era logico che se ne andasse. Mi fa sorridere Scaroni quando dice che le interviste vanno condivise. Quindi avrebbe dovuto fare dichiarazioni di convenienza? E poi le sue parole non sono state offensive, hanno solo raccontato certe verità su come funziona il club. Ha fatto cronaca e ha fatto be- ne. Ci siamo sentiti, prima e dopo. Condivido la sua linea. Per esempio, al Milan non si può fare un progetto solo sui giovani: hanno ragione Zvone e Paolo. Il discorso è semplice: o scegli un signorsì, oppure chi ha spessore. Però devi lasciarlo lavorare».
ELLIOTT – «Come vedo il suo approccio al Milan? Freddo. Un club va vissuto, occorrono rapporti con i giocatori, occorrono le parole. Vedo invece numeri e distacco. Non è appassionante, mentre il Milan è passione. Non puoi essere un ghiacciolo».
MALDINI – «Deve essere lui a prendere le redini. Spero che non molli e gli consiglio di non farlo, così come lo avevo consigliato a Gattuso. Penso che alla fine resterà perché la sua voglia di Milan è enorme. Ma deve restare per fare la pietra angolare e ave- re carta bianca e tempo».
RANGNICK – «Ho qualche dubbio che una figura così possa funzionare in Italia. E poi il suo ruolo in pratica eliminerebbe quello di Maldini. Il club deve fare chiarezza su come impostare l’ambito dirigenziale. Se Gazidis intende impostarlo come all’estero, allora con Paolo andrebbe chiuso il rapporto e magari Rangnick potrebbe funzionare».
IBRA – «Se deve restare? Ma certo. E’ un “pezzo” troppo pesante per lo spogliatoio. È una pressione positiva dentro il gruppo».
ICARDI – «Se Ibra se ne andasse però mancherebbe un centravanti. Milik lo vedrei bene, ma io al Milan proverei a portare Cavani o Icardi. Mauro sarebbe davvero un grande colpo e una situazione ideale».